La Dichiarazione "Dominus Iesus" della Congregazione per la Dottrina della Fede Cattolica. / Testo Padre Stanislao Bertagnolli OFM 00, 2001-04-24
Tabella: I dieci comandamenti di Dio
e quelli della Chiesa cattolica.
Le affermazioni della Dichiarazione "Dominus Iesus" della
Congregazione per la Dottrina della Fede.
Dove vuole arrivare la Chiesa? Essa non nasce per un qualche
interesse personale, bensì dalla missione affidatale dal Signore Gesù,
perché egli è la verità rivelata di Dio. Di conseguenza, la Chiesa
cattolica è la sola e unica Chiesa di Cristo mediatrice di
salvezza. In particolare
voleva e doveva fare riferimento alla necessità principale attraverso cui è
stata fondata. E il motivo è dare all’umanità realmente verità, sicurezza e
sostegno. La Chiesa cattolica è l’unica Chiesa fondata da Gesù Cristo su
Pietro e i suoi successori. Si basa pertanto su un mandato divino e di
conseguenza ha anche autoritài divini. Il Concilio Vaticano l’ha
dichiarato esplicitamente.
Su chi si basano dunque l’autorità della Chiesa cattolica?
Chi le ha dato il compito di costruire delle strutture
proprie, di insegnare, innalzare gli insegnamenti a dogmi, custodire e
tramandare inalterato la dottrina di Cristo? Si è data da sola questa autorità?
Non avrebbe mai avuto il diritto di definirsi l’unica vera Chiesa di Cristo!
In questo caso non avrebbe nessuna autorità divina, avrebbe solo un’autorità
apparente che si sarebbe attribuita da sola a propria discrezione. La Chiesa
cattolica, attraverso Cristo Signore, risale davvero alla pietra-Pietro e ai
suoi legittimi successori. E questa evidenza lieta e salvifica ha autorità e
validità divina fino alla fine del mondo.
La Dichiarazione "Dominus Iesus".
I profili della Chiesa di Dio in terra e il suo fondatore devono essere
mostrati con tutto l’amore, la fermezza e chiarezza, opportunamente e
inopportunamente, in modo chiaro e facilmente comprensibile per chiunque. Il
20 agosto 2000, con la Dichiarazione "Dominus Iesus", la Congregazione per
la Fede non ha detto nulla di nuovo, ma ha fornito tuttavia una conferma
decisiva che oggi appariva necessaria. Questo importante insegnamento del
Concilio Vaticano II viene lì formulato chiaramente.
(L’estratto è stato ripreso da "Im Land des Herrn" [Nella terra del
Signore], rivista cattolica sulla Terra Santa, numero 1/2001, del
Commissario generale di Terra Santa, Padre Stanislao Bertagnolli OFM, A-1010
Vienna, Franziskanerplatz 4.)
Oltre a questa più recente Dichiarazione della Congregazione per
la Dottrina della Fede Cattolica, che nel frattempo ha suscitato scalpore nei
circoli teologici di tutto il mondo:
"La chiesa cattolica è la sola e unica
chiesa di Cristo mediatrice di salvezza"
l’autore delle pubblicazioni citate sopra – il Commissario
generale di Terra Santa – afferma che la Chiesa cattolica sarebbe in possesso di
"autorità divina". Egli scrive, tra l’altro:
"La chiesa cattolica ha origine divina e pertanto è dotata di autorità divina".
Tale affermazione viene motivata dalle parole di Mat 16,18:
Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa.
Mat 16,13 Poi Gesù, giunto nei
dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente
che sia il Figlio dell’uomo?» 16,14 Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il
battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti».
16,15 Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» 16,16 Simon Pietro
rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 16,17
Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la
carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli.
16,18 E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la
mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere. 16,19 Io ti
darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato
nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli».
16,20 Allora ordinò ai suoi discepoli di non dire a nessuno che egli era il
Cristo. Mat 16,13-20;
Da questo si deduce quindi che "La Chiesa cattolica, la cui
fondazione è da ricondursi a San Pietro e ai suoi legittimi successori tramite
Cristo, è della massima importanza per la verità, perché è di origine divina".
Quindi secondo l’opinione di questo autore la Chiesa cattolica ha "origine
divina" e pertanto ha anche "autorità divina".
Dato che tutte queste affermazioni non provengono da chicchessia, ma qui il
Commissario generale di Terra Santa cita sia la Congregazione romana per la
Dottrina della Fede che il Concilio Vaticano II, non si possono considerare
irrilevanti. Esistono pertanto solo due possibilità per giudicare questa
posizione elitaria della Chiesa cattolica:
- o qui si tratta effettivamente di una sola e unica
Chiesa di Dio sulla terra,
- oppure la Chiesa cattolica si arroga una posizione
che, secondo la Scrittura, non le spetta..
Prima di iniziare l’analisi del passaggio precedente e della
missione affidata dal Signore a Pietro rivendicata dalla Chiesa cattolica
romana, vogliamo osservare un’altra missione che il Signore ha affidato a
Pietro, la quale, di conseguenza, deve essere altrettanto valida per la Chiesa
cattolica:
Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore».
Giov 21,15 Quand’ebbero fatto colazione, Gesù disse
a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì,
Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei
agnelli». 21,16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di
Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù
gli disse: «Pastura le mie pecore». 21,17 Gli disse la terza
volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse
detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa;
tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore».
Giov 21,15-17;
Come si può facilmente constatare, qui si tratta della richiesta
del Signore rivolta a Pietro di salvaguardare i fedeli – dunque la chiesa di
Gesù Cristo, ovvero la "ecclesia".
Pasci i miei agnelli!
Il Signore ha incaricato Pietro di fornire nutrimento spirituale
alla ancora giovane Chiesa (agnelli), ovvero di insegnare (pascere) la parola di
Dio. Se dunque la Chiesa cattolica romana ha effettivamente assunto l’incarico
di "legittimo successore" di Pietro, allora questa missione valeva e vale
indubbiamente anche per lei.
Ma questa Chiesa ha sottratto proprio questa parola di Dio, la Sacra Scrittura,
ai fedeli (laici) e nel 1229 l’ha inserita nell’indice dei libri
proibiti. Inoltre nel Concilio di Trento (1545-63) essa ha
rigettato la Bibbia come unica fonte della rivelazione divina e la
tradizione cattolica – ossia la trasmissione orale o scritta delle dottrine
cattoliche umane, tra cui anche i dogmi – è stata riconosciuta come fonte
principale della fede accanto alla Sacra Scrittura, con lo stesso valore e gli
stessi diritti.
Si potrebbe dunque argomentare che si è trattato di errori, come si verificano
in qualsiasi religione, che vengono poi corretti nel corso dei secoli. Eppure
qui la Chiesa cattolica è prigioniera dei propri dogmi. Dopo che Papa Pio IX nel
1870 ha proclamato il dogma dell’"infallibilità" del Papa, gli errori della
Chiesa – antecedenti o successivi – sarebbero in contraddizione con questo dogma
e pertanto secondo la dottrina delle fede cattolica non possono essere
possibili.
Per questo motivo anche le atrocità di alcuni papi, come rapine, assasini,
saccheggi, dissolutezze, inganni ecc. non possono essere presentati come
"errori". Se sono effettivamente infallibili, allora devono esserlo tutti. Ma
come si può vedere, non lo erano e non lo sono, e pertanto questo dogma
dell’infallibilità dei papi cattolici è una vera e propria blasfemia. Secondo la
Scrittura solo Dio è infallibile.
Pastura le mie pecore!
Con queste parole il Figlio di Dio ha incaricato l’apostolo Pietro di proteggere
la comunità cristiana (pecore) e di preservarla (pasturare) dalla giungla delle
eresie e dagli attacchi delle false religioni.
A causa del decreto del Concilio di Verona (Lucio III, 1184) sull’inquisizione
degli "eretici", la Chiesa cattolica ha perseguitato con l’Inquisizione quei
fedeli che dichiaravano le deviazioni di questa Chiesa dalla fede biblica non
potendole più giustificare di fronte a Dio e alla propria coscienza, e li ha
imprigionati e martirizzati con le torture più perverse per allontanarli dalla
propria fede biblica.
L’Inquisizione della Chiesa cattolica romana è durata oltre 600 anni – in Spagna
l’ultima condanna a morte è stata eseguita nel 1781, tuttavia l’Inquisizione è
stata abolita definitivamente solo nel 1834. In questo arco di tempo centinaia
di migliaia di fedeli sono stati uccisi o bruciati sul rogo, provocando
sofferenze inaudite a milioni di cristiani biblici. Così facendo, la Chiesa
cattolica ha agito esattamente all’opposto rispetto alla missione "pastura le
mie pecore" che il Signore ha affidato a Pietro, rivelandosi come un lupo
nell’ovile.
L’organo della Chiesa cattolica che ha diretto per tutti questi secoli
l’Inquisizione in qualità di massima autorità cattolica è il "Santo Uffizio". E
si tratta anche dell’organizzazione che adesso ha emesso la Dichiarazione
"Dominus Iesus" commentata in questa sede. Il Santo Uffizio è stato infatti
rinominato nel 1965 – per ragioni comprensibili – in "Congregazione per la
Dottrina della Fede".
Pasci le mie pecore!
Con questa missione affidata dal Signore, la comunità sviluppata, "cresciuta"
(pecore), doveva essere alimentata (pascere) nel periodo successivo fino ad oggi
e fino al Ritorno del Signore con quel sapere e quella conoscenza della parola
di Dio che doveva rafforzarne la fede nell’unico e solo Redentore e tramite tra
Dio e l’umanità – Gesù Cristo – e che doveva preservare la solidità di tale
fede.
Già nel Concilio di Efeso (431) era stato stabilito di venerare Maria, la madre
di Gesù, come "intermediaria", e di utilizzare l’espressione "Madre di Dio"
rivolta a lei. Questa dottrina è stata riconfermata da Papa Pio XI 1500 anni più
tardi, ovvero nel 1931! Il principio dell’immacolata concezione di Maria – che
dice che Maria è stata concepita da sua madre (!!), Anna, senza peccato
originale – è stato elevato a dogma da Papa Pio IX nel 1854. Questa somiglianza
voluta con la nascita del Signore Gesù è stata poi completata quando Papa Pio
XII nel 1950 ha dichiarato che anche Maria è stata assunta al cielo e ha assurto
questa visione a dogma – ovviamente in virtù della sua "infallibilità".
Come per la Sacra Scrittura, alla quale è stato rubato il diritto esclusivo di
rivelazione divina dalla "tradizione" umana della Chiesa cattolica, anche qui il
diritto del Figlio di Dio quale unico tramite tra Dio e l’umanità è stato
sostituito da una "mediatrice".
Ciò contrasta nettamente con le parole del Signore stesso in Giov 14,6:
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Giov 14,6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la
verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Giov 14,6;
L’affermazione presente nell’estratto citato in apertura, per
cui la Chiesa cattolica considera la propria missione quella di "custodire
inalterato la dottrina di Cristo", suona qui piuttosto come una beffa.
Appare pertanto evidente che la Chiesa cattolica romana, per tutte le ragioni
citate, non può essere la legittima discendente di Pietro sulla base della
testimonianza della Scrittura. Tuttavia, resta ancora l’incarico del Signore
citato in precedenza in Mat 16,13-20, sul quale si basa sostanzialmente
l’argomentazione della Chiesa cattolica.
Nonostante la ricerca protestante dubiti a tal riguardo che si tratti delle
parole di Gesù, in altri passi, come in Mat 14,28-31; 17,4, ma in particolare
nel testo di Giov 21,15-17 citato più sopra, ci sono ulteriori indicazioni a una
posizione privilegiata di questo tipo di Pietro. Non si può dunque negare che il
Signore abbia affidato a Pietro questa missione.
Se però teniamo presente la situazione del tempo basandoci sul NT, è innegabile
che questo incarico di fatto non è stato assegnato esclusivamente a Pietro. E
questo per un duplice motivo:
- da un lato questo testo contiene affermazioni del
Signore che non potevano riferirsi soltanto alla vita di una persona –
precisamente di Pietro – che ha una durata relativamente breve. La costruzione
della comunità cristiana non era un processo esclusivo del primo secolo, bensì è
un processo continuo fino alla venuta del Signore, quando la comunità cristiana,
in qualità di custode della fede in Cristo, avrà compiuto la propria missione.
In questa missione dovevano per forza essere inclusi i successori di Pietro.
- D’altro canto, in questo modo abbiamo già anche il
presupposto per la corretta comprensione di queste parole del Signore. Sebbene
sia stata affidata ad una singola persona – Pietro – questa missione ha avuto
più esecutori fin dai primissimi giorni della sua validità. Tra questi rientrano
naturalmente gli altri apostoli, ma in particolare Paolo, che dal punto di vista
odierno ha svolto questo servizio più di Pietro.
Quest’ultima circostanza ha il proprio fondamento sicuramente
nel fatto che anche Paolo – insieme a Barnaba – è stato scelto attraverso lo
Spirito Santo per prestare servizio tra i pagani, come riportano gli
Atti 13,1-3:
«Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati».
Atti 13,1 Nella chiesa che era ad Antiochia c’erano
profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico
d’infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. 13,2 Mentre celebravano il
culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte
Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati». 13,3 Allora,
dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire.
Atti 13,1-3;
IA questo proposito è interessante anche sottolineare che,
secondo la Scrittura, nel corso delle riorganizzazioni della comunità
paleocristiana, Pietro stesso ha scaricato gran parte della responsabilità
assegnatagli dal Signore. Come scrive Paolo ai Galati, egli aveva convenuto con
Pietro che questi avrebbe evangelizzato i circoncisi – quindi gli Ebrei – e
Paolo, insieme a Barnaba, le nazioni.
Perché andassimo noi agli stranieri, ed essi ai circoncisi.
Gal 2,6 Ma quelli che godono di particolare stima
(quello che possono essere stati, a me non importa; Dio non ha riguardi
personali), quelli, dico, che godono di maggiore stima non m’imposero nulla; 7
anzi, quando videro che a me era stato affidato il vangelo per gli incirconcisi,
come a Pietro per i circoncisi 2,8 (perché colui che aveva operato in Pietro per
farlo apostolo dei circoncisi aveva anche operato in me per farmi apostolo degli
stranieri), 2,9 riconoscendo la grazia che mi era stata accordata,
Giacomo, Cefa e Giovanni, che sono reputati colonne, diedero a me e a Barnaba la
mano in segno di comunione perché andassimo noi agli stranieri, ed essi ai
circoncisi; Gal 2,6-9;
Se quindi la Chiesa cattolica insiste effettivamente
nell’affermare di essere il legittimo successore di Pietro, secondo questo passo
dovrebbe evangelizzare esclusivamente gli Ebrei e in nessun caso le altre
nazioni.
A quanto sembra, la situazione "di diritto" tra Pietro e Paolo è simile a quella
tra Esaù e Giacobbe. Mentre Esaù aveva venduto il proprio diritto di
primogenitura a Giacobbe e questo aveva piena validità giuridica di fronte a Dio
avendo benedetto Giacobbe e i suoi discendenti, Pietro ha ceduto la propria
missione generale a Paolo e, come sappiamo dal NT, anche Dio ha confermato tale
decisione rendendo Paolo fondatore e fonte di benedizione delle chiese nelle
nazioni.
Pertanto, anche sotto questo punto di vista, la legittima successione esclusiva
di Pietro nella persona di un Papa – per come la vede la Chiesa cattolica – non
è conforme alla Scrittura.
La costruzione della comunità cristiana è stata e viene realizzata tramite
predicatori del Vangelo e maestri della parola di Dio. E questo in tutto il
mondo e senza alcuna ambizione di potere da parte di questi fratelli e sorelle.
Se vogliamo dunque provare a identificare approssimativamente questi
"costruttori" della comunità cristiana che portano avanti la missione conferita
dal Signore a Pietro e che in questo modo sono effettivamente i legittimi
successori di Pietro – ma anche di Paolo -, dovremmo seguire questi criteri:
- A parte l’amore e la gratitudine dei fratelli e
sorelle della fede, queste persone non hanno nessun altro ruolo preminente,
nessuna posizione di potere e nessuna funzione dirigenziale diretta nelle
singole comunità (vedi Paolo). La direzione della comunità, che ne costituisce
un elemento importante ed essenziale, viene esercitata da quei confratelli che
hanno ricevuto dal Signore il talento per svolgere tale missione.
- Gli evangelisti e i maestri hanno ricevuto il proprio dono
dal Signore per utilizzarlo nel modo più ampio possibile – possibilmente in
tutto il mondo – e per raggiungere così quante più persone possibile
(1Cor 9,19-21).
- In qualità di predicatori della parola di Dio non
ricevono alcun compenso per la propria attività (1Cor 9,18)! Come anche Paolo,
vivono del proprio lavoro (Atti 18,3; 20,33-34) e danno senza compenso ciò che
essi stessi hanno ricevuto gratuitamente.
Pertanto, quando la Chiesa cattolica si vanta di custodire e
trasmettere inalterato l’insegnamento di Cristo, sorge la domanda sul perché
abbia apportato i cambiamenti e le alterazioni seguenti alla dottrina:
- Divieto per i preti di sposarsi, sebbene non sia
presente da nessuna parte nella Scrittura e alcuni apostoli e lo stesso Pietro –
di cui la Chiesa cattolica si considera il successore – erano sposati.
- Divieto per i fedeli di mangiare carne al venerdì,
perché secondo la tradizione il Vaticano era coinvolto nel commercio del pesce e
voleva aumentare così il volume d’affari e il profitto.
- Obbligo per i fedeli di festeggiare il giorno del
Signore la domenica, il primo giorno della settimana, nonostante Dio nel quarto
dei dieci comandamenti abbia richiesto esplicitamente: "Ricordati del giorno del
riposo (Sabato) per santificarlo" – quindi l’ultimo giorno della settimana.
- Il secondo del dieci comandamenti dice: "Non ti farai
alcuna scultura né immagine qualsiasi di tutto quanto esiste in cielo al di
sopra o in terra al di sotto (…). Non ti prostrare loro e non adorarli". La
Chiesa cattolica ha occultato questo divieto (vedere la tabella alla fine di
questo discorso) e impone ai propri fedeli di adorare idoli di legno e pietra,
argento e oro ("Madonne", "santi").
- Il sesto comandamento dice: "Non uccidere". Con
l’Inquisizione, per oltre 600 anni la Chiesa cattolica ha ucciso centinaia di
migliaia di cristiani biblici per nascondere i propri peccati.
- Il settimo comandamento dice: "Non commettere
adulterio". Sotto alcuni papi della Chiesa cattolica l’adulterio e la
dissolutezza erano all’ordine del giorno. I figli così generati venivano poi
sistemati in cariche ecclesiastiche elevate e ben remunerate.
- L’ottavo comandamento dice: "Non rubare". Alcuni papi
della Chiesa cattolica non solo hanno rubato, ma hanno persino saccheggiato e
fatto radere al suolo intere città.
- Il nono comandamento: "Non fare falsa testimonianza
(mentire) contro il tuo prossimo" e il decimo comandamento: "Non desiderare
(...) alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo". I papi della Chiesa cattolica
non solo hanno mentito, ma si sono ingannati tra di loro, hanno tradito chi li
circondava e hanno tramato gli uni contro gli altri. L’invidia e la sete di
potere di questi papi è stata tale che per molti anni ci sono stati
contemporaneamente due e dal 1409 al 1415 addirittura tre papi cattolici
infallibili! a Roma, Avignone e Pisa, che si combattevano a vicenda.
Durante l’Ultima Cena il Signore ha comandato di spezzare il
pane e bere dal calice in memoria del suo sacrificio. Dal 1414 la Chiesa
cattolica proibisce ai propri fedeli di bere dal calice. Inoltre viene fatto
credere che il prete, sussurrando delle formule, possa trasformare il pane nel
vero (!) corpo di Cristo (transustanziazione: 1215). Una pratica questa che non
viene presa sul serio nemmeno dagli stessi cattolici, altrimenti dovrebbero
pensare che durante la comunione stiano mangiando il vero corpo di Cristo e
pertanto non dovrebbero farla di venerdì. Questa "trasformazione", che il
Signore non ha mai richiesto, è pertanto da ascrivere piuttosto alla sfera
dell’occulto.
- Sebbene il Signore Gesù abbia detto: "È più facile
che un cammello passi attraverso la cruna di un ago che un ricco entri nel Regno
di Dio", la Chiesa cattolica è una delle organizzazioni più ricche del mondo.
Secondo una recente relazione, il Vaticano detiene partecipazioni tra l’altro in
società che producono armi e nell’industria farmaceutica (pillola!).
Per i nostri contemporanei cattolici tutto ciò è sorprendente. –
È proprio vero? Chi conosce la storia di questa Chiesa cattolica non se ne
stupisce. Ecco quanto riporta il quotidiano austriaco Kurier: "Vatikan:
Die guten und die bösen Päpste" [Vaticano: I papi buoni e i Papi cattivi]:
"I quasi 265 Papi della chiesa cattolica sono
stati tutto quello che solo gli uomini possono essere: tra loro vi sono
intrallazzatori, despoti, criminali, assassini e mostri ossessionati dal sesso.
Ma naturalmente anche uomini di buon cuore, esemplari servitori di Dio e santi
nel più vero senso della parola. Sì, c’è stato tutto questo in 2000 anni di
storia della chiesa."
E questi criminali cattolici sono colpevoli per il fatto che il
mondo non prende sul serio Dio. Chi prenderebbe sul serio un Dio, i cui presunti
"vicari" in terra sono "intrallazzatori, despoti, criminali, assassini e mostri
ossessionati dal sesso", che poi magari vengono anche canonizzati?
Per concludere, ci si pone pertanto la domanda perché questa Chiesa cattolica da
un lato imponga ai propri fedeli comandamenti che non compaiono da nessuna parte
nella Scrittura e che non sono nemmeno stati ordinati da Dio, mentre dall’altro
lato lei stessa non si attiene nemmeno ai veri comandamenti che ci ha dato Dio.
UE al riguardo, nel commento citato in apertura si afferma che il clero
cattolico risale "(…) attraverso Cristo Signore alla pietra-Pietro e ai suoi
legittimi successori". Questi "legittimi successori" hanno abusato sessualmente
di decine di migliaia di bambini in tutto il mondo e sono rimasti addirittura
impuniti.

Se si osservano le illustrazioni dei papi del passato, vedendo
questi uomini che indossano una corona d’oro e gioielli – la "tiara", il
triregno alto almeno il triplo rispetto alle corone temporali degli imperatori
-, vestiti di abiti pregiatissimi (paramenti) e troneggianti su un "cielo"
finto, portati da portantini attraverso la basilica di San Pietro e si confronta
quest’immagine del "rappresentante di Cristo sulla terra" con il nostro Signore
Gesù Cristo sulla croce, si vede immediatamente perché questa Chiesa cattolica
non possa "risalire attraverso Cristo Signore alla pietra-Pietro e ai suoi
legittimi successori".
Questa Chiesa ha un’idea di sé e di Dio diversa rispetto alla Chiesa di Gesù
Cristo. Non può "custodire inalterato l’insegnamento di Cristo" poiché lei
stessa l’ha continuamente alterato e reinterpretato per mire politiche di
potere.
La Chiesa cattolica romana pertanto non ha né "autorità divina" né è l’"unica
vera Chiesa di Cristo". Al contrario, si allontana sempre più dal vero
insegnamento biblico di Cristo. L’affermazione "La Chiesa cattolica è la sola ed
unica Chiesa di Cristo mediatrice di salvezza" è solo un’ulteriore dimostrazione
dell’orientamento politico di potere e della sempre più forte perdita del senso
della fede e della realtà di questa Chiesa.
Ma possiamo ritenere che nessuno – nemmeno la Chiesa cattolica – riuscirà a
impedire al Signore di farsi trovare anche da quei fedeli di questa Chiesa che
lo ricercano nel proprio cuore.
E se è vero che la Chiesa cattolica verrà giudicata per i suoi gravi errori, i
fedeli tra le sue fila non possono tuttavia essere giudicati dall’umanità.
Chiunque di loro cerchi in modo sincero ha la possibilità di trovare la giusta
via, che si chiama Gesù Cristo.
Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Jh 14,6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la
verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 14, 7
Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo
conoscete, e l’avete visto». 14,8 Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre
e ci basta». 14,9 Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai
conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come
mai tu dici: "Mostraci il Padre"? 14,10 Non credi tu che io sono nel Padre e che
il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che
dimora in me, fa le opere sue. 14,11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è
in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse. 14,12 In verità, in verità
vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di
maggiori, perché io me ne vado al Padre; 14,13 e quello che chiederete
nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.
14,14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Giov 14, 6-14;
Osservazione: non si pensi che su questa pagina venga
condotta una "guerra privata" contro la Chiesa cattolica (di 32 discorsi, finora
solo due trattano questo argomento). Nonostante siano evidenti le colpe di
questa Chiesa, anche in questo caso vale l’ammonimento di Paolo: chi di noi è
senza peccato? Tuttavia, ogni qualvolta i rappresentanti di questa Chiesa
appaiono pubblicamente e provano a mettere in discussione o addirittura a
contestare l’insegnamento di Cristo – e quindi l’insegnamento della Bibbia – è
obbligo di qualsiasi cristiano biblico correggere la rotta. L’autore.
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La Dichiarazione "Dominus Iesus" della
Congregazione per la Dottrina della Fede della Chiesa cattolica
postula: "La Chiesa cattolica è la sola ed unica
chiesa mediatrice di salvezza" Così come verrà dimostrato in seguito, proprio
questa Chiesa ha però falsato i dieci comandamenti di Dio per
ingannare il popolo della Chiesa. Essa ha sottaciuto il secondo
comandamento per tenere nascosto ai fedeli il fatto che in questo
secondo dei dieci comandamenti l’adorazione di idoli di pietra e
di legno (i "santi", la "Madre di Dio" ) viene espressamente
vietata. |
I dieci
comandamenti)
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I dieci comandamenti della Chiesa
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La Chiesa cattolica è una chiesa cristiana?Quando il mondo non credente parla del Cristianesimo,
intende con ciò in nove casi su dieci la Chiesa cattolica. La Chiesa
cattolica è diventata nel mondo sinonimo del Cristianesimo per
antonomasia. – Un grosso errore! Giuda 1:7
LUCIFER WORSHIPED IN VATICAN – IL VATICANO VENERA LUCIFERO Papa Francesco sui Gay: "Chi sono io per giudicarli?"
Rom 1,26 Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l’uso naturale in quello che è contro natura; 1,27 similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.
Rom 1,26-27; |