Non c’è alcuna conversione al Cristianesimo perché tutti i cristiani sono già stati scelti da Dio? / Anonimo 00, 09-03-2006
Forse un giorno la zizzania diventerà grano?
Viene salvato un bambino innocente che muore a 5 anni?
Non dobbiamo scegliere Cristo per essere salvati?
Esiste una "dottrina biblica" sull’elezione dei pagani?
Mi piacerebbe molto seguire l’argomentazione posta in questo Discorso (Discorso 83 / FH), se, ad esempio, non ci fosse Romani 9. Qualcuno dovrebbe anche spiegarmi in modo convincente perché la zizzania, che
matura accanto al grano, deve crescere proprio lì, affinché forse un giorno possa ancora diventare grano. Dato che
si è già fatto riferimento a questa parabola, mi spiego meglio. In base alla Scrittura, la zizzania è lasciata lì
apposta, affinché il grano non venga estirpato prima del tempo. In ogni caso, il fatto è che la zizzania era
zizzania ed è rimasta zizzania, e lo stesso dicasi per il grano. Poiché la zizzania è una pianta simile al grano
(loglio), solo alla fine si vedrà cosa è cosa. Il grano porta frutto, il loglio no.
Immaginate di essere nati a Hiroshima in Giappone. 1940. E a cinque anni iniziate a porvi domande sul senso della vita e sull’esistenza di
Dio. Ma proprio in quel momento scoppia la bomba. Troppo tardi. Il bambino giapponese non ha scelto né quando né
dove nascere. Non ha scelto i suoi genitori e non ha nemmeno espresso la sua opinione sulla bomba atomica. Né aveva
amici, che potevano parlargli della necessità di convertirsi prima della bomba. Rimane il fatto che non ha scelto
neanche questo. Ma se non l’ha scelto lui, chi è stato? Il caso? è stato solo sfortunato? Oppure Dio ha sempre
saputo che il bambino non si sarebbe mai convertito? Come?
"Non dipende, dunque, né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia." (Rom 9,16). Se Lei, in quanto cristiano, è la cosa plasmata per la gloria di Dio e minimamente spera che ciò sia per merito Suo o addirittura il risultato di una Sua "decisione" personale, allora Lei sarebbe la “prima cosa plasmata che indicherebbe al suo Creatore ciò che vorrebbe diventare" (cfr. Rom 9,20 e 21).
D’altra parte, la Sua citazione di Wilhelm Bush è perfetta. Solo che si deve evitare di associarla alla dottrina BIBLICA della redestinazione. Nella Bibbia la parola precognizione non si trova (o forse dipende dalla mia traduzione?). Di contro, si trovano più spesso le parole quot;predestinato", "eletto", ecc. Ci vuole parecchio coraggio ad ignorare questo fatto, secondo me.
Comunque sia, il problema sorge solo quando qualcuno
a) ritiene di poter dedurre dalla dottrina dell’elezione di non dover evangelizzare (ipercalvinismo)
oppure
b) ritiene che alla fine dipenda tutto da "chi vuole o da chi corre", perché allora
basterebbe migliorare solo il "volere o il correre" per far parte della comunità evangelica ProChrist*).
(Anonimo)
*) Dal 1993 in Germania si svolgono regolarmente evangelizzazioni di massa interconfessionali note con il nome di
ProChrist, il cui evento principale viene trasmesso via satellite in oltre 1.300 sedi in 18 paesi europei, per lo
più locali di chiese libere e comunità evangeliche regionali.
Nel suo commento precedente scrive:
Mi piacerebbe molto seguire l’argomentazione posta in questo Discorso Discorso 83 / FH), se, ad esempio, non ci fosse Romani 9. Qualcuno dovrebbe anche spiegarmi in modo convincente perché la zizzania, che matura accanto al grano, deve crescere proprio lì, affinché forse un giorno possa ancora diventare grano. Dato che si è già fatto riferimento a questa parabola, mi spiego meglio. In base alla Scrittura, la zizzania è lasciata lì apposta, affinché il grano non venga estirpato prima del tempo. In ogni caso, il fatto è che la zizzania era zizzania ed è rimasta zizzania, e lo stesso dicasi per il grano. Poiché la zizzania è una pianta simile al grano (loglio), solo alla fine si vedrà cosa è cosa. Il grano porta frutto, il loglio no.
La Sua affermazione nel summenzionato commento:
"In ogni caso, il fatto è che la zizzania era zizzania ed è rimasta zizzania, e lo stesso dicasi
per il grano.""
non è biblica e quindi è falsa!
Mi sorprende che questo Le sia sfuggito. Secondo la Bibbia, la zizzania può benissimo diventare grano. Il miglior
esempio a tal proposito è rappresentato dallo stesso Paolo, che prima di convertirsi si chiamava Saulo ed era un
implacabile persecutore dei cristiani in Giudea per conto del Sinedrio ebraico. Partecipò anche alla persecuzione e
all’arresto di alcuni cristiani (Atti 8:3) e alla lapidazione di Stefano, come egli stesso confessò anche in seguito
(Atti 7:58).
Si trovava sulla via di Damasco per arrestare i cristiani che avevano trovato rifugio tra i
simpatizzanti e portarli dai sommi sacerdoti a Gerusalemme quando il Signore Gesù lo chiamò dal cielo: "Saulo, Saulo,
perché mi perseguiti?". E fu poi questo evento a portarlo successivamente alla fede biblico-cristiana quando il Signore
gli diede il nuovo nome di Paolo. (Atti 9:1-30).
Durante la sua vita poi Paolo ebbe alcune rivelazioni molto
utili per noi cristiani, in particolare sull’apparizione del primo Anticristo, sulla Seconda Venuta del Signore e sul
Risveglio e il Rapimento dei credenti cristiani. In particolare, evangelizzò con grande successo decine di non ebrei
fino in Italia.
Quindi Paolo indubbiamente era "zizzania". E che poi sia diventato “grano” non può essere
contestato nemmeno dai calvinisti. Quindi non c’è alcuna predestinazione.
Immaginate di essere nati a Hiroshima in Giappone. 1940. E a cinque anni iniziate a porvi domande
sul senso della vita e sull’esistenza di Dio. Ma proprio in quel momento scoppia la bomba. Troppo tardi. Il bambino
giapponese non ha scelto né quando né dove nascere. Non ha scelto i suoi genitori e non ha nemmeno espresso la sua
opinione sulla bomba atomica. Né aveva amici, che potevano parlargli della necessità di convertirsi prima della
bomba. Rimane il fatto che non ha scelto neanche questo. Ma se non l’ha scelto lui, chi è stato? Il caso? è stato
solo sfortunato? Oppure Dio ha sempre saputo che il bambino non si sarebbe mai convertito? Come?
Probabilmente a cinque anni nessun bambino si pone domande sul "senso della vita". Ecco perché
nelle comunità biblico-cristiane non battezziamo i bambini, come fa la Chiesa cattolica, ma gli adulti. Una simile
decisione è possibile prenderla da adulti, non da bambini.
Tuttavia, non dovete preoccuparvi dei bambini. Di loro
il Signore dice:
Perché vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli.
Mat 18,10 Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli; perché vi
dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli. Mat 18,10;
Perciò, nel caso in cui questi bambini dovessero morire, non dovete assolutamente preoccuparvi della
loro salvezza. E chi dovesse disgraziatamente perdere la vita da adulto, o è un convertito in Cristo, allora sarà
salvato. Oppure – se ha scelto di non credere in Cristo o se nella creazione non riconosce il nostro Signore come il
creatore di ogni cosa o non ha fatto penitenza – sarà dannato. A mio avviso – diversamente da come sostengono i
calvinisti – non possiamo essere alla mercé del libero arbitrio di un Dio che in base alla Scrittura è nello stesso
tempo anche giustizia assoluta. Non possiamo far ricadere questa responsabilità su Dio, ma siamo noi, in quanto persone
adulte, a dover decidere autonomamente di credere o meno in Dio – a prescindere da dove ci troviamo su questo globo
terrestre.
Ma a parte tutto questo, a simili riflessioni erano giunti anche alcuni ascoltatori del Signore quando
era in vita. In Luca 13:1-5 pensavano che "quei diciotto", sui quali cadde la torre in Siloe fossero stati puniti da Dio
per i loro peccati. Ma il Signore disse loro: "No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo."
Infine, sono in parte d’accordo con la Sua succitata affermazione, quando Lei dice:
"Oppure Dio ha sempre saputo che il bambino non si sarebbe mai convertito? Come?"
Tuttavia, direi che Dio ha sempre saputo quale decisione avrebbe preso questo individuo se avesse
potuto continuare a vivere.
è esattamente quanto dichiara la Scrittura in Rom 8,29 e in 1Piet 1,1:
Rom 8,29 Perché quelli che ha pre-conosciuti (proegnw, proegno / come in Rom 11:34, mentre "scelto" sarebbe exelexato, exelexato / come in Efes 1:4), li ha pure predestinati.
1Piet 1,1 …agli eletti 1,2 secondo la pre-scienza di Dio Padre
Prima della formazione del mondo, nella Sua onniscienza Dio ha preconosciuto tutte
quelle persone che nel corso della loro vita si sarebbero convertite e avrebbero deciso di credere in Gesù Cristo e le
ha iscritte nel Libro della Vita (Es 32:32), dal quale si può anche essere cancellati! (Apoc 3:5). Ma,
in effetti, ciò sarebbe in contraddizione con la dottrina dei calvinisti. Perché, se ho compreso bene, Lei sostiene
l’idea che gli esseri umani non debbano/non possano decidere di convertirsi perché gli uni sono già eletti e gli altri
non hanno alcuna possibilità di convertirsi, è corretto?
Se Dio scegliesse le persone per poi però cancellarle
dal Libro della Vita, allora Dio avrebbe fatto una scelta sbagliata e ciò è impossibile per un Dio onnipotente. Quindi non c’è alcuna
predestinazione.
Ma vogliamo cogliere quest’occasione per spiegare brevemente a quei lettori che ancora non lo conoscono
questo "Libro della Vita", che nella Bibbia è anche chiamato "Libro dell’Agnello". In questo Libro della Vita Dio ha
iscritto i nomi di tutte quelle persone che nella loro vita decideranno di credere in Dio e anche in Gesù Cristo.
Nell’Antico Testamento il Libro della Vita viene citato una sola volta, nei Salmi:
Siano cancellati dal libro della vita e non siano iscritti fra i giusti.
Salm 69,21 Hanno messo fiele nel mio cibo, e mi hanno dato da bere aceto per dissetarmi.
69,22 La loro tavola imbandita sia per essi come una trappola, un tranello quando si credono al sicuro!
69,23 Gli occhi loro si offuschino e più non vedano; indebolisci per sempre i loro fianchi.
69,24 Riversa su di loro il tuo furore, li raggiunga l’ardore della tua ira.
69,25 Sia desolata la loro dimora, nessuno abiti le loro tende,
69,26 poiché perseguitano colui che hai percosso, e godono a raccontarsi i dolori di chi hai ferito.
69,27 Aggiungi questo peccato ai loro peccati e non abbiano parte alcuna nella tua giustizia.
69,28 Siano cancellati dal libro della vita e non siano iscritti fra i giusti.
69,29 Io sono misero e afflitto; il tuo soccorso, o Dio, mi porti in salvo. Salm 69,21-29;
Qui David si lamenta dei suoi persecutori e chiede al Signore di cancellarli dal Libro della Vita. E
qui con la sua dichiarazione ci rivela che solo i giusti sono iscritti nel Libro della Vita. Nel Nuovo
Testamento poi abbiamo Paolo, che nella sua lettera ai Filippesi cita il Libro della Vita e qui, al contrario, scrive
dei suoi collaboratori iscritti nel Libro della Vita.
Clemente e agli altri miei collaboratori i cui nomi sono nel libro della vita.
Fili 4,1 Perciò, fratelli miei cari e desideratissimi, allegrezza e corona mia,
state in questa maniera saldi nel Signore, o diletti! 4,2 Esorto Evodia ed esorto Sintìche a essere concordi nel
Signore. 4,3 Sì, prego pure te, mio fedele collaboratore, vieni in aiuto a queste donne, che hanno lottato per il
vangelo insieme a me, a Clemente e agli altri miei collaboratori i cui nomi sono nel libro della vita.Fili 4,1-3;
E poi nell’Apocalisse ci sono ben sei passaggi biblici in cui si menziona il Libro della Vita. Per
semplicità qui si riportano questi passaggi senza il loro contesto.
Apoc 3,5 Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io
non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi
angeli.
Apoc 13,8 L’adoreranno tutti gli abitanti della terra il cui nome non è scritto fin dalla fondazione
del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato.
Apoc 17,8 La bestia che hai vista era, e non è; essa deve salire dall’abisso e andare in perdizione.
Gli abitanti della terra, il cui nome non è stato scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del
mondo, si meraviglieranno vedendo la bestia perché era, e non è, e verrà di nuovo.
Apoc 20,12 E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu
aperto anche un altro libro, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte
nei libri, secondo le loro opere.
Apoc 20,15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello
stagno di fuoco.
Apoc 21,27 E nulla di impuro, né chi commetta abominazioni o falsità, vi entrerà; ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello.
Sopra, in Apoc 3,5 apprendiamo poi che chi vince rimane iscritto nel Libro della Vita; da ciò risulta
quindi che i nomi di coloro che non vincono saranno cancellati dal Libro della Vita. In Apoc 13,8 apprendiamo inoltre
che in quel momento nessun cristiano biblico vivrà più sulla terra, perché qui si dice che "tutti gli abitanti della
terra" adoreranno la bestia (il primo Anticristo ucciso dal Signore alla Sua Seconda Venuta per il Rapimento dei Suoi),
e questi non sono iscritti nel Libro della Vita.
Apoc 17,8 quindi cita l’apparizione (resurrezione) del primo Anticristo riferendosi al secondo Anticristo, di cui gli esseri umani ancora viventi sulla terra si meraviglieranno perché può fare miracoli e perciò è adorato da tutti. Apoc 20,12 e 15 descrivono quindi il Giudizio Universale, in cui i
morti furono giudicati secondo le loro opere, che sono iscritte nelle Libri delle opere.
(Vedi anche Discorso 86: "Il primo e il secondo Anticristo.")
Apoc 21,27 parla già della nuova, seconda creazione di Dio, della nuova terra e della nuova città di
Gerusalemme, di forma quadrata. In base ad Apoc 21,16, la sua lunghezza è "dodicimila stadi; la lunghezza, la larghezza
e l’altezza erano uguali." Se 1 stadio equivale a circa 185 metri, si tratta di una lunghezza di 2.220 chilometri e
della medesima larghezza. Ma qui si dice che anche la sua altezza è di 2.220 chilometri.
Dunque, la nuova
Gerusalemme è una montagna a forma di piramide (Apoc 21:15-16), "pronta come una sposa adorna per il suo sposo" (Apoc 21,2), con la lunghezza, la larghezza e l’altezza di 12.000 stadi, cioè 2.220 chilometri. I lati della nuova Gerusalemme sono quindi esattamente mille volte più lunghi rispetto ai lati della Gerusalemme terrena,
che sarà costruita nel Millennio, e anch’essa di forma quadrata, di 2.220 metri o 4500 cubiti (Ez 48:16).
è probabile che da ciò sia possibile concludere che anche la Nuova Terra sarà mille volte più grande rispetto al nostro attuale pianeta. Perché una montagna così imponente, con un’estensione pari all’attuale intera area dell’Europa occidentale e soprattutto con un’altitudine di oltre 2000 chilometri, sarebbe difficile da immaginare su una terra così piccola.
(Vedi anche Capitolo14: "La Nuova Creazione.)
"Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia."
(Rom 9,16). Se Lei, in quanto cristiano, è la cosa plasmata per la gloria di Dio e minimamente spera che ciò sia per
merito Suo o addirittura il risultato di una Sua "decisione" personale, allora Lei sarebbe la “prima cosa plasmata che
indicherebbe al suo Creatore ciò che vorrebbe diventare" (cfr. Rom 9,20 e 21).
Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia.
Rom 9,16 Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio
che fa misericordia. Rom 9,16;
Qui in Rom 9,16 Paolo scrive giustamente della grazia di Dio. Naturalmente è Dio a
decidere a chi concederla. Ma Dio, nella Sua grazia, ha lasciato all’essere umano la facoltà di decidere se
accettare o meno questa grazia. L’essere umano ha e ha sempre avuto una natura peccaminosa. Attraverso la morte
sacrificale del Figlio di Dio sulla croce, Dio perdona tutti coloro che vogliono accettarlo. Ma si tratta proprio di
questo: tutti coloro che vogliono accettarlo. E qui il miglior esempio è lo stesso Paolo.
Prima abbiamo visto che solo i giusti vengono iscritti nel Libro della Vita. Come su Saulo, su Paolo gravavano molte colpe,
come quella di aver fatto lapidare a morte persino Stefano, un cristiano benedetto da Dio. In realtà, quindi, era un
ingiusto. Solo quando Nostro Signore Gesù Cristo dal cielo gli pose un freno, Paolo prese coscienza divenendo il più
grande evangelista del suo tempo.
Tuttavia, qui una cosa è chiara: fu una decisione volontaria di Paolo, che avrebbe anche potuto non prendere. E il Signore non ha nemmeno detto: tu devi. Il Signore, al contrario, si è limitato a chiedere: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?". Quindi Paolo avrebbe anche potuto decidere diversamente. Non dipende da noi se i nostri peccati saranno perdonati. Il Dio misericordioso, attraverso Suo Figlio Gesù Cristo, li perdona a ogni individuo che lo accetta. Ma effettivamente solo a chi lo accetta.
La predestinazione però insegna che l’essere umano non deve più accettare nulla perché è già stato scelto. Ma se l’individuo non accetta consapevolmente
questa grazia, allora sceglie l’ingiustizia e sarà gettato all’inferno. Di conseguenza, la predestinazione è una pericolosa falsa dottrina.
Ora, per quanto riguarda la sua seconda citazione biblica, per una migliore comprensione, ecco il testo completo di questo citato passaggio biblico:
Il vasaio non è forse padrone dell’argilla per trarre dalla stessa pasta un vaso per uso nobile e un altro per uso ignobile?
Rom 9,20 Piuttosto, o uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa plasmata dirà
forse a colui che la plasmò: «Perché mi hai fatta così?» 9,21 Il vasaio non è forse padrone dell’argilla per trarre dalla stessa pasta un vaso per uso nobile e un altro per uso ignobile? Rom 9,20-21;
Innanzitutto: noi non siamo in disaccordo con Dio, ma con coloro che pensano di essere già stati scelti
e che tutti gli altri non abbiano più alcuna possibilità di essere salvati. Non ha letto quello che scrive Paolo:
"Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà.."
(2Cor 3,17;)
E il Signore Dio stesso parla a tutte le nazioni di questo mondo:
Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Poiché io sono Dio, e non ce n’è alcun altro.
(Isa 45,22)
Mentre la summenzionata dichiarazione di Paolo in Rom 9,20-21 si riferisce al corpo fisico
(argilla) della persona, non al suo spirito. Ma i calvinisti pensano di essere le uniche "cose
plasmate per la gloria di Dio" e che tutti gli altri esseri umani siano le "sputacchiere". Qual è la Sua comprensione di
Dio? – Evidentemente, il Suo Dio decide tutto da solo, come un dittatore. E quelli che raccoglie intorno a sé sono
marionette che non hanno nulla da dire, da decidere, ma devono obbedire ciecamente al loro "capo".
Questo non è il nostro Dio e Signore in cielo! Dio è il nostro creatore, sì, giusto. Tuttavia, Dio non ci ha creati solo con il
nostro corpo fisico, ma ci ha anche dato del Suo Spirito (Gen 2:7; 6:3). Secondo Lei perché Dio ha dotato l’essere umano
di uno spirito con cui poter pensare, scegliere e decidere quali azioni intraprendere? Lo dice lo stesso Paolo: Abramo decise
con il suo spirito di credere in Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia.
infatti, che dice la Scrittura? «Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia»."
Rom 4,3 infatti, che dice la Scrittura? «Abraamo credette a Dio e ciò gli fu
messo in conto come giustizia». 4,4 Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito; 4,5
mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede è messa in conto come giustizia. 4,6 Così
pure Davide proclama la beatitudine dell’uomo al quale Dio mette in conto la giustizia senza opere, dicendo: 4,7 «Beati
quelli le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti. 4,8 Beato l’uomo al quale il Signore non addebita
affatto il peccato»." Rom 4,3-8;
E se nel Suo summenzionato commento intende dire che il fatto di essere un figlio di Dio non sia il
"risultato di una ’decisione’ personale”, Le ricordo che il Nostro Signore Gesù Cristo ci dice qualcosa di completamente
diverso:
Or io vi dico: chiunque mi riconoscerà (DECIDERÀ di riconoscere) davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo riconoscerà lui davanti agli angeli di Dio.
Luca12,8 Or io vi dico: chiunque mi riconoscerà (DECIDERÀ) davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo riconoscerà lui davanti agli angeli di Dio; 12,9 ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini,
sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Luca 12,8-9;
Ecco perché Dio ha dato all’essere umano anche del Suo Spirito (1Gio 4:13), affinché non eseguisse tutto
ciò che gli sarebbe stato ordinato come una marionetta, ma affinché potesse pensare e ponderare - e scegliere –
se voler prendere una certa decisione o meno!! Non a caso nel Nuovo Testamento troviamo innumerevoli esortazioni da
parte di Nostro Signore Gesù Cristo a credere, cioè a prendere una decisione nel nostro spirito.
Qui la cosa plasmata dice al vasaio: Voglio confessare la mia fede in Gesù Cristo. E Dio rallegrandosi benedice il
suo nuovo figlio.
Chi crede in lui (decide in suo favore) non è giudicato; chi non crede (decide) è già giudicato, perché non ha creduto,
Giov 3,14 «E, come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il
Figlio dell’uomo sia innalzato, 3,15 affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. 3,16 Perché Dio
ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita
eterna. 3,17 Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per
mezzo di lui. 3,18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto
nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. Giov 3,14-18;
Chi crede nel Figlio ha vita eterna.
Giov 3,36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di
credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui». Giov 3,36;
Chi crede in me, anche se muore, vivrà.
Giov 11,25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede
in me, anche se muore, vivrà; 11,26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?» Giov 1,25-26;
«Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato».
Giov 12,44 Ma Gesù ad alta voce esclamò: «Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato»; Giov 2,44;
Affinché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Giov 12,46 Io sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non
rimanga nelle tenebre. 12,47 Se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non sono venuto a
giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Giov 12,46-47;
«Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura».
Mar 16,15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo
a ogni creatura. 16,16 Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato. Mar 16,15-16;
D’altra parte, la Sua citazione di Wilhelm Bush è perfetta. Solo che si deve evitare di associarla alla
dottrina BIBLICA della predestinazione. Nella Bibbia la parola precognizione non si trova (o forse dipende dalla mia
traduzione?). Di contro, si trovano più spesso le parole "predestinato", "eletto", ecc. Ci vuole parecchio coraggio ad
ignorare questo fatto, secondo me.
Sta dicendo che il sermone di Wilhelm Busch non è biblico? Sono stati proprio Wilhelm Busch e i suoi
sermoni a convincermi di credere in Gesù Cristo. Penso che la Sua opinione per cui "la zizzania non può mai diventare
grano" sia chiaramente confutata come non biblica, se si considera la trasformazione di Saulo in Paolo. Ricercando il
termine "predestinato" nella Bibbia, trovo esattamente zero risultati. E questo non è certo dovuto alla mia traduzione..
Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù.
Rom 8,1 Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo
Gesù, 8,2 perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge
del peccato e della morte. 8,3 Infatti, ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo
ha fatto; mandando il proprio Figlio in carne simile a carne di peccato e, a motivo del peccato, ha condannato il
peccato nella carne, 8,4 affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo
non secondo la carne, ma secondo lo Spirito. Rom 8,1-4;
Credendo che l’essere umano non debba decidere di avere fede in Gesù Cristo, corre il rischio di finire
all’inferno. è questo quello che vuole?
Nei summenzionati passaggi Paolo indica quelle persone per le quali non
c’è dannazione. E quasi in modo casuale ci spiega anche perché Dio ha emanato i comandamenti. Non dà particolare enfasi
a questo fatto perché, per gli ebrei che avevano studiato diligentemente la Torah, questa era un’ovvietà.
Tuttavia, per i cristiani che hanno lasciato lo studio della Bibbia ai cattolici e ad altri "ecclesiastici" – non senza
il contributo della Chiesa cattolica (censura della Bibbia) – i comandamenti biblici sono stati utilizzati come
"bastoni" per intimidire il popolo della Chiesa e ottenere denaro in cambio della remissione dei peccati da parte di
"alti prelati".
I comandamenti di Dio – la legge di Mosè – non richiedono, se osservati, che l’essere umano sia obbediente o umile. La legge richiede che l’essere umano sia GIUSTO! I comandamenti furono dati da Dio,
"affinché compissimo la giustizia, pretesa dalla legge". E ora volendo riassumere i suddetti pensieri
di Paolo, egli fa le seguenti dichiarazioni:
La legge della carne significa rispettare i comandamenti senza fede (spirito) (= Israele) e
conduce alla morte attraverso la carne peccaminosa (incapace).
La legge dello Spirito significa rispettare i
comandamenti credendo in Cristo Gesù (= Cristianesimo biblico) e rende vivi nello Spirito.
La legge (i comandamenti) esige quindi giustizia, che l’essere umano sia giusto in tutto ciò che fa e non fa. Il primo tentativo di imporre questo obbligo all’essere umano non ebbe successo perché l’individuo nella sua carne era troppo debole (peccaminoso). Perciò Dio ha avuto misericordia e ha mandato suo Figlio, che in questa stessa carne ha resistito al peccato e ha portato l’umanità alla salvezza.
Ma per quelle persone che cercano Dio, ciò significa che da soli i comandamenti (Antico Testamento) non sono la soluzione, quanto piuttosto un vicolo cieco in cui sono rimasti bloccati tutti gli ebrei di fede mosaica e molte persone credenti nel Cristianesimo secolare. Dovete convertirvi alla fede in Gesù Cristo – e solo in Gesù Cristo, senza "Maria", i "santi" o altri idoli presenti nelle religioni secolari – per ricevere il perdono dei propri peccati da Dio.
Questo è particolarmente importante per le persone che vogliono convertirsi, poiché anche la Chiesa cattolica con i suoi dogmi mendaci e le sue false dottrine conduce su una falsa pista.
«Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Giov 14,15 «Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti;
14,16 e io pregherò il Padre, ed egli vi darà un altro Consolatore perché sia con voi per sempre: 14,17 lo
Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete,
perché dimora con voi, e sarà in voi. 14,18 Non vi lascerò orfani; tornerò da voi.
14,19 Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 14,20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi. 14,21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi
ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui».
14,22 Giuda (non l’Iscariota) gli domandò: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» 14,23 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. 14,24 Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato. 14,25 Vi ho detto queste cose, stando ancora con voi; Giov 14,15-25;
La predestinazione dei calvinisti è pericolosa proprio perché impedisce alle persone di testimoniare il
loro amore a Dio. L’amore per Dio, infatti, non è di tipo terreno o emotivo, con sentimenti a caso o altre
manifestazioni psichiche. L’amore di Dio è esclusivamente spirituale e si manifesta nell’osservanza dei Suoi
comandamenti. L’amore di Dio è quando l’essere umano decide volontariamente di osservare i comandamenti di Dio!
Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. Da questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
(1Gio 3,24)
Da questo sappiamo che amiamo i figli di Dio: quando amiamo Dio e mettiamo in pratica i suoi comandamenti.
(1Gio 5,2)
Perché questo è l’amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
(1Gio 5,3)
In questo è l’amore: che camminiamo secondo i suoi comandamenti. Questo è il comandamento in cui dovete
camminare come avete imparato fin da principio.
(2Gio 6)