Discorso 153 – La presenza di Dio




La presenza di Dio..

Dove dimora Dio - il tabernacolo.

Processo penale nei confronti del pastore Olaf Latzel

Sospensione del pastore Olaf Latzel

Audio: Pastore Olaf Latzel della comunità di San Martino, città di Brema: La presenza di Dio.

Il tempio di Dio – nel spirito dei figli di Dio.


La presenza di Dio.

È incredibile. Si contano probabilmente alcune centinaia di miliardi di persone nella storia dell'umanità che nella loro vita non hanno compreso di avere una vita eterna, che l'essere umano è una creatura immortale. Non importa affatto, se hanno fatto bene o male nella loro vita, siamo tutti immortali. Ciò che ci differenzia è soltanto il luogo in cui trascorreremo la nostra vita eterna!

Il fatto che così tante persone intelligenti, generate dalla razza umana, non abbiano capito cosa sia davvero la vita e perché dobbiamo vivere e assaporare davvero la nostra vita terrena prima di dover affrontare il nostro "esame" - almeno per me - è una catastrofe di proporzioni gigantesche.

D'altra parte, in me affiorano disperazione ma anche rabbia, se penso a tutte quelle persone che mentendoci e ingannandoci fingono di servire un qualche "dio" e sfruttano questa fiaba criminale per accumulare potere e ricchezza, ma anche per far sprofondare miliardi di persone in buona fede nella loro eterna infelicità.

Ecco, quindi, solo una breve dichiarazione:

–   Non ci sono "dèi". Così come questo mondo è illuminato da un unico sole e da una sola luna, allo stesso modo c'è un unico Dio che ha creato tutto questo! Se lo cercherai, si farà trovare da te!!

–   Non credere a chi ti invita a venire a trovare Dio in una chiesa, in una moschea, in una "riunione" o in qualsiasi altro posto. Questo unico e solo Dio vivente può essere raggiunto solo con un dialogo "a quattr'occhi". Quando, in un momento di tranquillità, vai nella tua cameretta e, chiusa la porta, ti siedi e nello spirito ti rivolgi al tuo Dio - che pure è Spirito - riceverai sicuramente una risposta, se Dio riconosce che sei pronto a parlare onestamente in verità e giustizia.

   Con l'apparizione del Figlio di questo unico e solo Dio sul pianeta e con la sua condanna a morte per mano degli scribi ebrei, Dio ha abbandonato il popolo di Israele e ridotto la comunicazione con gli esseri umani. Non sono più le masse di persone nei templi, nelle chiese e nelle comunità che possono contare sulla presenza di Dio; ora è perlopiù Dio che andrà a trovare nello spirito ogni singolo individuo, pronto nel suo spirito ad adorare questo Dio e a parlare con lui.


2Cor 3,17 Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito. 2Cor 3:17-18;

(Le basi del cristianesimo biblico – dal figlio dell’uomo al figlio di Dio.)




Dove dimora Dio - il Santo dei Santi nel tabernacolo.

Nel primo periodo della conoscenza tra Dio e gli esseri umani, durante la traversata del deserto degli israeliti, Dio fece allestire una tenda di adunanza, il "tabernacolo". Dio era lì presente quando parlava con Mosè o Aronne. Come poi spiegherà benissimo più avanti il pastore Latzel nella sua audio predica, Dio era presente in questo tabernacolo, sul "trono di grazia" (il propiziatorio) sopra l'arca dell'alleanza.

Dio aveva anche determinato l'aspetto interno di questa tenda, predisponendo che la stanza con l'arca dell'alleanza, il "Santo dei Santi", si trovasse all'estremità posteriore della tenda. Quando poi Salomone costruì il primo tempio, applicò per quest’ultimo dette disposizioni di Dio che furono riproposte anche per il secondo tempio, costruito da Erode. Allora era questa la dimora di Dio presso gli esseri umani. Dio dimorava nel Santo dei Santi del tempio presso gli israeliti, il popolo di Dio.

Ma ciò cambiò radicalmente duemila anni fa quando il Sinedrio - a quei tempi la più alta autorità (religiosa) in Israele - condannò a morte il Figlio di Dio, nostro Signore Gesù Cristo, consegnandolo ai Romani per la crocifissione. Così Israele ruppe l'alleanza con Dio e Dio sciolse questa alleanza e fece una nuova alleanza con tutti i popoli. La prova di ciò è che Dio abbandonò il Santo dei Santi nel tempio di Gerusalemme. Quando il Figlio di Dio gridando a gran voce consegnò il suo spirito al Padre e morì sulla croce, la cortina del tempio si squarciò in due. Fu il segno che Dio aveva abbandonato il tempio, l'alleanza e il suo popolo.

Così anche la religione mosaica aveva provvisoriamente trovato la sua fine. Ed è proprio ciò che il Figlio di Dio aveva profetizzato agli israeliti quando disse loro che la legge e i profeti (cioè la religione mosaica) avrebbero profetizzato fino a Giovanni Battista. Da quel momento in poi viene annunciato il Vangelo e tutto il mondo può convertirsi alla fede in questo Dio e nel suo regno.

La legge e i profeti (la religione mosaica) hanno durato fino a Giovanni;

Luca 16,16 La legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni; da quel tempo è annunciata la buona notizia del regno di Dio, e ciascuno vi entra a forza. Luca 16,16;


ZA differenza della religione mosaica - in cui solo Israele , in virtù dell'alleanza con Dio, poteva avere un contatto con questo Dio - è questo il nuovo messaggio cristiano: Dio vuole che tutti gli esseri umani giungano alla conoscenza della verità e siano salvati A condizione che si convertano alla fede in questo Dio e che basino la propria vita sui suoi comandamenti.

La giustizia dell’essere umano - cioè la libertà dal peccato - non è più la condizione per essere accolti come figli di Dio. Perciò è morto il Figlio di Dio, affinché non dovessimo più fare sacrifici per i nostri peccati. Tutti i sacrifici sono già stati compiuti con la morte vicaria del Figlio di Dio sulla croce.


La nuova dimora di Dio - lo spirito dell'uomo, il "Santo dei Santi" nel "tempio" umano.

Nel commento che segue si tenterà di dimostrare, sulla base della Scrittura, che la presenza spirituale di Dio negli esseri umani è sempre stata una realtà, sia per gli autori dell'Antico Testamento (i profeti) che per quelli del Nuovo Testamento (gli apostoli Giovanni e Paolo). E poi sarà spiegato e giustificato anche il modo in cui noi esseri umani possiamo diventare figli di Dio, nel cui spirito hanno dimora il nostro Signore Gesù Cristo e nostro Padre Celeste.


Dio non dimora più in templi, chiese o cattedrali. Dimora nello spirito dei figli di Dio

«Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità».

Giov 4,23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 4,24 Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità». Giov 4,23-24;


Questa è la presenza di Dio, in base all'interpretazione biblico-cristiana di Immanuel.at. Dio è Spirito, e lo è veramente e non "tanto per dire". E questo Dio, che è Spirito, è anche è l'origine dello spirito umano. Questo Dio soffiò dal suo Spirito un alito vitale nelle narici del primo essere umano, Adamo.


Dio il SIGNORE li soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente.

Gen 2,7 Dio il SIGNORE formò (ebraico="adam")  l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente. Gen 2,7;


Solo attraverso lo Spirito di Dio, dunque, l'essere umano è divenuto un essere vivente. Senza lo Spirito di Dio, l'essere umano è un pezzo di carne morta, come lo è anche un bue o un cavallo. Ma se come esseri umani abbiamo lo stesso Spirito di Dio nel nostro spirito, perché le religioni del cristianesimo secolare cercano costantemente di convincerci che dobbiamo rivolgerci a loro per trovare e adorare Dio?

E sopra in Giov 4,24 il Signore Gesù ora ci dice: «Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità» Perciò dobbiamo adorare Dio nel luogo in cui si trova, cioè nel nostro spirito e nel modo offertoci, cioè “in verità” - solo allora siamo in contatto con Dio.


Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto

Mat 6,5 «Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze (o davanti agli altari idolatri cattolici ["Maria" e il culto della morte dei "santi"] e al "Muro del pianto" ebraico! / FH) per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno.  6,6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. Mat 6,5-6;

Ed ecco che ora si comprende anche il motivo per cui le religioni del cristianesimo secolare insistono sempre perché ci rivolgiamo a loro per incontrare Dio. A tale scopo e in maniera molto simile alle organizzazioni secolari hanno anche escogitato tutta questa miriade di usi ecclesiastici - tradizione, liturgia, teologia, ecc., - inventando anche i corrispondenti organi direttivi, l'intero clero ecclesiastico, i papi, i cardinali, i vescovi, i teologi, i presidenti, gli esperti di diritto canonico, ecc.

E poiché questa grande massa di milioni di persone in tutto il mondo vive senza lavorare, sono necessari membri che donino denaro per mantenere questa banda di disoccupati. Agli occhi del cristianesimo mondano chi poi ci dice "va’ nella tua cameretta" per pregare (e non in chiesa, nella comunità o nella "sala del regno", dove ti si possono sfilare i soldi dalle tasche), ovviamente appare come un "agitatore di masse" e un nemico della fede.

Ora per documentare che qui non raccontiamo storie incredibili ma fatti, seguiamo l'esempio del pastore evangelico Olaf Latzel della comunità di San Martino di Brema, noto anche grazie ai media tedeschi e austriaci. In quanto pastore evangelico rappresenta la parola di Dio dalla prospettiva della Bibbia e, di conseguenza, condanna l'omosessualità, la transessualità, la sessualità di genere, la bisessualità, l'intersessualità, la sessualità queer e qualsiasi altra forma di sessualità. Per lui esistono solo uomini e donne!

Per tale ragione è stato coinvolto in una causa presso il tribunale distrettuale di Brema e condannato il 25.11.2020 a 3 mesi di reclusione o al pagamento di un’ammenda di 8.100,00 euro:

(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

Processo penale nei confronti del pastore Olaf Latzel


Chofetz Chaim


Il tribunale distrettuale di Brema ha condannato Olaf Latzel, pastore della comunità evangelica di San Martino della città anseatica, per incitamento all'odio. Mercoledì la giudice in carica Ellen Best ha dichiarato che il teologo 53enne, in un "seminario sul matrimonio" diffuso su YouTube, avrebbe incitato all'odio contro omosessuali e intersessuali. Secondo Best le dichiarazioni di Latzel sarebbero propaganda e potrebbero essere interpretate come licenza per agire contro queste persone. Il tribunale ha inflitto una pena detentiva di tre mesi, convertita in una pena pecuniaria di 90 euro al giorno (per un totale di 8.100 euro). Meno della richiesta avanzata dalla pubblica ministera, che aveva chiesto una pena di quattro mesi. La difesa aveva chiesto l'assoluzione. (Az: 96 Ds 225 Js 26577/20)

(katholisch.de)



Subito dopo, nel dicembre 2020, il Consiglio della Chiesa evangelica di Brema (BEK) ha "destituito il pastore dal servizio".

Il segretario, il pastore Bernd Kuschnerus, spiega al riguardo: "A nostro avviso non è possibile che un pastore, condannato da un tribunale della Repubblica federale di Germania per istigazione all'odio, continui a svolgere il suo servizio per la durata del procedimento disciplinare. Questo procedimento deve valere soprattutto e fino a quando tale condanna non è passata in giudicato. È inconcepibile predicare il Vangelo in maniera credibile durante una simile controversia legale che probabilmente durerà anni e con una significativa partecipazione pubblica. L'esercizio del ministero durante questo periodo danneggerebbe gravemente la credibilità e la percezione del servizio ecclesiastico e la reputazione pubblica della Chiesa evangelica di Brema. Il Consiglio ecclesiastico chiede perdono alle persone che hanno subito sofferenze e ingiustizie a causa delle dichiarazioni del pastore Latzel."(katholisch.de)

Ingiustizia? Nelle sue prediche il pastore Latzel ha spiegato alcune conseguenze di questo "atteggiamento spirituale libero!" – quale sarebbe l'ingiustizia? Non si può certo pretendere che lo faccia la giudice che ha emesso questa sentenza, poiché gli ordinamenti giudiziari sono senza Dio in tutto il mondo. Ma da un "Consiglio ecclesiastico evangelico" ci si aspetta che conosca le basi di ogni fede cristiana, quindi anche di quella evangelica, vale a dire la Bibbia. Perché qui trovano un giudizio diverso sugli omosessuali: Se uno ha con un uomo relazioni sessuali come si hanno con una donna, tutti e due hanno commesso una cosa abominevole; dovranno essere messi a morte;

Lev 20,13 Se uno ha con un uomo relazioni sessuali come si hanno con una donna, tutti e due hanno commesso una cosa abominevole; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro. Lev 20,12;


Ecco il giudizio di Dio sugli omosessuali: devono essere messi a morte perché non generano alcuna discendenza per la sopravvivenza del genere umano rappresentando quindi un pericolo per l'intera umanità. Secondo una mentalità moderna ciò può sembrare alquanto radicale, ma noi esseri umani facciamo la stessa cosa. Ad esempio, in frutticoltura gli alberi che non producono frutti vengono sradicati, mentre in borsa le azioni che non producono reddito vengono scartate. Il proprietario può fare ciò che vuole con la sua proprietà.

E in base alla Bibbia noi esseri umani siamo di proprietà di Dio. Che ci piaccia o meno, lui ci ha creati, perciò è lui che comanda. Per non parlare del fatto che per Dio l'omosessualità è un abominio; infatti, equipara questo comportamento al rapporto sessuale con gli animali, alla sodomia.

"Gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami.

Röm 1,26 Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l’uso naturale in quello che è contro natura; 1,27 similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento. Rom 1,26-27;

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IL POSTO È STATO RIMOSSO DOPO IL CAMBIO DEL SOVRINTENDENTE GAY IN BASSA AUSTRIA

"Per il corso del mondo non importa che alcuni uomini amino degli uomini o alcune donne delle donne" / Sovrintendente Lars Müller Marienburg, St. Pölten (Bassa Austria)

Homopfarrer




Barba folta, occhiali di tartaruga, camicia colorata – quando Lars Müller Marienburg percorre la città con la sua bicicletta, lo si potrebbe prendere per un hipster. Se non fosse per il vistoso colletto bianco. Lars è pastore, addirittura soprintendente evangelico della Bassa Austria – e dunque ciò per così dire che presso i cattolici è un vescovo. E Lars è omosessuale: un vescovo gay in un Land nel quale un politico azzurro – nel frattempo egli è nella giunta federale – ha già insultato gli omosessuali apertamente come "froci". Va bene tutto questo?

https://www.vice.com/de_at/article/mbyq9p/dieser-schwule-pfarrer-aus-st-polten-katapultiert-niederosterreich-in-die-gegenwart



Ecco cosa mi ha scritto un visitatore di questo sito Web qualche tempo fa:


"Qual è il Suo problema con gli omosessuali? Non sono creature di Dio anche loro? Non è anche il loro Dio e non hanno diritto alla salvezza anche loro? Ma probabilmente Lei negherebbe ogni aspettativa di salvezza anche agli ebrei e agli zingari, nonostante siano rinati."


A parte il fatto che secondo la Scrittura non ci sono "rinati" qui sulla terra, poiché la Rinascita è da equiparare alla Risurrezione, che - come è noto - riguarda solo le persone già decedute. Quindi, a parte questo fatto, non sono io ad avere un problema con gli omosessuali - mi sono "completamente indifferenti" per usare l'espressione del succitato sovrintendente - ma Dio. Quel Dio che un giorno giudicherà questi omosessuali e i loro sostenitori.

E ha ragione a dire che ogni essere umano, indipendentemente dal sesso, dalla razza e dall'origine sociale, nutre un'aspettativa di salvezza quando è pronto a convertirsi, ad accettare la fede in Dio e a basare la sua vita sui comandamenti di Dio. Ed è assolutamente giusto che anche gli omosessuali abbiano diritto alla salvezza. Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati (1Tim 2:4). E se tiranni, pluriomicidi e atei hanno diritto alla salvezza e al perdono dei peccati, ce l'hanno anche gli omosessuali.

Il punto fondamentale qui è che Dio ci accetta così come siamo, ma non ci abbandona alla nostra ingiustizia, impurità, avidità, cattiveria, con l'invidia, l'omicidio, il conflitto, l'inganno e la malvagità. Quando ci pentiamo e convertiamo alla vera fede, Dio ci cambia affinché possiamo riconoscere il fango in cui siamo stati, dal quale ci ha tirati fuori. Ma tutti quelli che non lo vogliono riconoscere e continuano a vivere nella trasgressione, nell'ingiustizia e nell'impurità, Dio li abbandona ai desideri dei loro cuori, all'impurità, all'abuso reciproco dei loro corpi.

Tuttavia, c'è un unico peccato che non può essere perdonato: il peccato contro lo Spirito Santo. E per escludere subito tutte le congetture su cosa può essere questo peccato contro lo Spirito Santo: il peccato contro lo Spirito Santo è quando lo Spirito Santo viene identificato con uno spirito distruttivo, un demone (in definitiva con Satana stesso). Allora anche lo stesso "filo" che lega al Salvatore si spezza e senza sacrificio vicario non ci può essere perdono.

A chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro.

Mat 12,31 «Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 12,32 A chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro. 12,33 O fate l’albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l’albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l’albero. 12,34 Razza di vipere, come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché dall’abbondanza del cuore la bocca parla. 12,35 L’uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone; e l’uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. 12,36 Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; 12,37 poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato». Mat 12,31-37;


La prova di questa interpretazione si trova subito prima del summenzionato testo in Mat 22-30:

Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l’aiuto di Belzebù, principe dei demòni».

Mt 12,22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guarì, in modo che il muto parlava e vedeva. 12,23 E tutta la folla stupiva e diceva: «Non è questi il Figlio di Davide?» 12,24 Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l’aiuto di Belzebù, principe dei demòni».  12,25 Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; e ogni città o casa divisa contro se stessa non potrà reggere 12,26 Se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro se stesso; come dunque potrà sussistere il suo regno? 12,27 E se io scaccio i demòni con l’aiuto di Belzebù, con l’aiuto di chi li scacciano i vostri figli? Per questo, essi stessi saranno i vostri giudici. 12,28 Ma se è con l’aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demòni, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio. 12,29 Come può uno entrare nella casa dell’uomo forte e rubargli la sua roba, se prima non lega l’uomo forte? Allora soltanto gli saccheggerà la casa. 12,30 Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. Mat 12,22-30;


Gesù, dunque, operò un miracolo sull'indemoniato, affinché potesse vedere e parlare di nuovo.  Gli scribi ebrei, i farisei, udendo ciò e invidiosi di non potere fare lo stesso, dissero alla folla che Gesù compiva questo miracolo in nome di Satana. Il Signore rispose loro: "Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; e ogni città o casa divisa contro se stessa non potrà reggere." E a proposito di questa regola, di questo principio, ci sono diversi esempi.

Innanzitutto in cielo. Satana stesso, che fino a duemila anni fa viveva nella dimensione di Dio tra gli angeli, tentò di eliminare Dio. Per ottenere il potere convinse un terzo degli angeli a unirsi a lui e a combattere contro i restanti due terzi degli angeli di Dio. Gli angeli di Dio, guidati dall'arcangelo Michele, combatterono contro questi infedeli e vinsero questa battaglia. In seguito, Satana e i suoi angeli furono gettati dal cielo sulla terra.

(Vedi anche Discorso128: "Battaglia in cielo")


Questo significa che in cielo questa regola è già stata confermata, qui già si è insorti l'uno contro l'altro. Ecco perché il Signore ci esorta anche a pregare: "Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra", perché in cielo la volontà di Dio è già stata fatta. E qui vengono mostrate anche le conseguenze: da un lato, quando si concede assoluta libertà - il dominio di Satana. E dall'altro, come fare per evitarlo: la reazione coerente - combattere ed eliminare (poiché Satana e gli angeli sono immortali, vengono prima gettati sulla terra e poi alla fine verranno gettati nello stagno di fuoco per l'eternità).

E questo è anche un esempio per noi esseri umani sulla terra. I nemici di Dio e del genere umano devono essere eliminati, altrimenti non ci sarà pace su questo pianeta. Pertanto, questa regola dovrebbe valere anche, ad esempio, per l'attuale guerra di aggressione di Putin in Ucraina. Si tratta di una guerra dell'Europa, perciò anche gli stati europei - vista l'incapacità dell'UE - devono combattere questo aggressore insieme all'Ucraina, il loro rappresentante, con la massima fermezza e con tutta la forza possibile, non con la riluttanza e la moderazione finora dimostrate - altrimenti non ci sarà pace.

Ma naturalmente questo vale anche per il tema degli omosessuali qui trattato. Bisogna identificare - sulla base della Bibbia! - chi è il nemico di Dio e del genere umano e combattere contro questo nemico con la massima fermezza. Ma nonostante Dio, il Signore, sopra in Lev 20,12 dica "dovranno essere messi a morte", Dio dice anche "non uccidere". Ciò significa che noi esseri umani non essendo Dio, non dobbiamo uccidere i peccatori, ma - in base alla Scrittura - eliminarli affinché non possano più rappresentare un pericolo per il genere umano.

Il modo migliore per eliminare questi soggetti snaturati sarebbe una conversione alla fede biblico-cristiana. Tuttavia, se questi soggetti non si convertono alla fede e, invece, vogliono persistere a vivere nella loro perversione, non dovrebbero avere la possibilità di diffondere questo loro atteggiamento. Perché, se mai da qualche parte dovessero arrivare a essere la maggioranza, opprimerebbero e dominerebbero gli esseri umani normali.

Lo vediamo nell'esempio di Sodoma e Gomorra: in queste città erano tutti gay, dal più giovane al più vecchio. Ed essendo la maggioranza in tutte le città della valle del Giordano avevano anche il potere assoluto. E così fecero diventare legge il fatto che tutti gli uomini che entravano nella città per la prima volta dovessero farsi stuprare da loro. Quando poi i due angeli arrivarono da Lot perché Dio voleva salvare lui e la sua famiglia dalla distruzione aiutandoli a fuggire dalla città, anche loro furono molestati e questi gay rifiutarono persino la proposta di Lot di salvare almeno i due angeli, che erano venuti a prenderlo, offrendo in cambio le sue due figlie vergini da violentare.

Evidentemente peccatori simili non si riescono più a distogliere dal loro cammino perverso; ottusamente continuano a perseguire il percorso intrapreso fin nell'abisso - si ricordino Hitler e i nazisti. Ora si potrebbe obiettare che basterebbe una conversione per salvarsi. Questo è assolutamente vero, ma in base all'esperienza tali perversioni, come l'omosessualità o l'ossessione per il potere - come quella di Hitler e Putin - evidentemente non sono curabili.

Putin afferma addirittura di essere credente (cattolico/russo-ortodosso). Ma non solo, approdando alla Chiesa cattolica è finito nella più grande fossa di serpenti di tutto l'occidente cristiano; di peggio ci sarebbe solo la mafia. Questo si può notare, tra l'altro, anche nei casi di abuso nella Chiesa cattolica. Negli ultimi anni sono state rese pubbliche a livello mondiale decine di migliaia di casi di abusi commessi da migliaia di sacerdoti cattolici in quasi tutti i paesi del mondo.

Per tale ragione la Chiesa cattolica ha già dovuto sborsare centinaia di milioni di dollari in sanzioni penali per risarcire le vittime, possibilmente con il denaro delle donazioni. O soprattutto con il "denaro delle donazioni", visto che la Chiesa cattolica è anche sospettata di aver riciclato denaro sporco nella sua personale banca in Vaticano, il "Banco di Santo Spirito" – cioè la banca dello Spirito Santo (!!). Qui calza a pennello il consiglio di nostro Signore Gesù Cristo: "Li riconoscerete dai loro frutti."

Un albero cattivo non può fare frutti buoni.

Mat 7,16 Li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 7,17 Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l’albero cattivo fa frutti cattivi. 7,18 Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo fare frutti buoni. 7,19 Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. 7,20 Li riconoscerete dunque dai loro frutti. Se uno ha con un uomo relazioni sessuali come si hanno con una donna, tutti e due hanno commesso una cosa abominevole; dovranno essere messi a morte; Mat 7,16-20;


L'accento qui va posto sulla parolina "può". Perché spesso si sente dire: "ma la Chiesa cattolica è così sacra, basti solo pensare al Vaticano!" – No, come dice il Figlio di Dio, "un albero cattivo NON PUÒ fare frutti buoni". E che la Chiesa cattolica sia un albero cattivo che fa "frutti" cattivi lo dimostrano ripetutamente i suoi sacerdoti gay. Specialmente in Vaticano, dove sono “tra di loro” e nessuno li vede. La Chiesa cattolica non può fare buoni frutti - neanche se volesse - perché è un albero cattivo. Basta leggere la documentazione relativa ai papi cattolici nel medioevo, che rubavano, assassinavano, tradivano e andavano a puttane.

E nella seconda lettera Pietro ci rivela qui di seguito che questo comportamento sodomitico degli esseri umani, l'omosessualità (o la ricerca di carne sconosciuta), era già stata la causa del diluvio universale quando i figli di Dio si unirono alle figlie degli uomini. Da queste unioni nacquero poi i giganti ("i figli di Anak", alti circa 3 metri, che avevano sei dita per ciascuna mano e per ciascun piede, Gen 6:4; l'ultimo dei quali fu il gigante Golia di Gat, che sarà sconfitto poi da Davide, 1Sam 17:23;).

Ma questo peccato fu anche il motivo per cui Sodoma e Gomorra vennero ridotte in cenere, quando gli esseri umani iniziarono ad unirsi tra di loro (Mat 19,5-6), cioè donna con donna e uomo con uomo. E anche la terza e ultima grande ondata di distruzione su questo pianeta, il giudizio di Dio durante la Grande Tribolazione, sarà scatenata da questo grandissimo peccato degli esseri umani, che per Dio è un abominio.

Dio portò il diluvio sul mondo dei malvagi, rase al suolo Sodoma e Gomorra e diede così un esempio a coloro che sarebbero stati malvagi in futuro.

2Piet 2,2 Molti li seguiranno nella loro dissolutezza; e a causa loro la via della verità sarà diffamata. 2,3 Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna già da tempo è all’opera e la loro rovina non si farà aspettare. 2,4 Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio; 2,5 se non risparmiò il mondo antico ma salvò, con altre sette persone, Noè, predicatore di giustizia, quando mandò il diluvio su un mondo di empi; 2,6 se condannò alla distruzione le città di Sodoma e Gomorra, riducendole in cenere,

perché servissero da esempio a quelli che in futuro sarebbero vissuti empiamente;

2Piet 2,2-6;


Ma di tutto questo i "cristiani" del Consiglio ecclesiastico della Chiesa Evangelica di Brema ovviamente non hanno la minima idea. Non l'hanno mai letto nella Bibbia o - appunto - non l'hanno mai capito. Sotto la guida del sovrintendente gay i loro fratelli e le loro sorelle nella Bassa Austria, che la pensano come loro, hanno poi deliberato in favore del matrimonio gay rispondendo ai critici che "così ora si sentono un po' più vicini a Dio". - Con il matrimonio gay? QUALE DIO??

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Sospensione dal servizio del pastore Olaf Latzel

NDopo che i media hanno accolto criticamente le dichiarazioni del pastore della comunità di San Martino Olaf Latzel sul tema dell'omosessualità, il Consiglio della Chiesa evangelica di Brema (BEK) ne ha discusso animatamente. In nome del Consiglio ecclesiastico (KA), la presidente Edda Bosse e il segretario pastore professor Bernd Kuschnerus hanno reagito all'indignazione dell'opinione pubblica e della stragrande maggioranza delle persone nella Chiesa evangelica di Brema che si impegna per l'uguaglianza e la convivenza pacifica e nel rispetto di tutti indipendentemente dall'origine, dalla religione o dall'orientamento sessuale. Nel corso degli ultimi mesi il Consiglio ecclesiastico ha chiarito la sua posizione in diverse dichiarazioni sottolineando di avere limitate possibilità giuridiche a disposizione per procedere legalmente contro questo comportamento del pastore di Brema. Il 14 maggio il Consiglio ecclesiastico ha deciso di avviare un procedimento disciplinare contro Olaf Latzel. Ecco nuovamente in ordine cronologico le dichiarazioni degli ultimi mesi. (...)
16 aprile 2021

CHIESA EVANGELICA DI BREMA



Questo procedimento disciplinare prevedeva che il pastore Latzel si scusasse con i gay, così da revocare la sua sospensione dal servizio. Per dare la parola al pastore Latzel stesso, ecco quindi una sua audio predica sulla "presenza di Dio" del 2016 – cioè, prima della sua condanna – dalla chiesa di San Martino di Brema:

Il seguente messaggio audio non è più reperibile in rete. E poiché quella volta, quando ho sentito per la prima volta questa audio predica, ho subito pensato che sarebbe stata rimossa a causa di alcune dichiarazioni in essa contenute, l'ho scaricata e ora la metto in rete privatamente. (Non spaventatevi per lo schermo nero; è solo una registrazione audio con barre di controllo al centro.)


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La presenza di Dio

(Parroco Olaf Latzel della parrocchia di San Martini, città di Brema)


Pastor Olaf Latzel

"La presenza di Dio."
(in tedesco)



Ascoltando la predica del pastore Latzel si possono notare due cose: nelle sue prediche è davvero fedele alla Bibbia e parla con passione perché è convinto di quel che dice. Allora bisognerebbe anche comprendere che forse ci si aspetterebbe questo suo modo di parlare nel cortile di una caserma piuttosto che in una chiesa. Ma dobbiamo anche considerare che è un tedesco che parla ai tedeschi. Ad esempio, in Austria, forse si sarebbe espresso in modo diverso. D'altra parte avevo già letto che alcuni di questi "soavi" predicatori, ad esempio nella Chiesa cattolica, dopo la messa abusavano palesemente dei chierichetti in sacrestia.

Ma ora veniamo al contenuto della predica. Chi ha seguito la summenzionata predica avrà sentito il pastore Latzel parlare della "presenza di Dio" negli esseri umani. Questo avvenne nel primo periodo di conoscenza tra Dio e gli esseri umani, durante la traversata del deserto degli israeliti, quando Dio ordinò a Mosè di erigere il tabernacolo - una "tenda dell’adunanza" - per l'incontro con Dio.

Qui dimorava Dio presso gli israeliti. Quando poi furono costruiti il primo e il secondo tempio, si decise anche qui di disporre l'arca dell'alleanza (il "Santo dei Santi"), nella parte posteriore della struttura - come nel tabernacolo - mentre una grande tenda separava la camera antistante (il Santo) dal Santo dei Santi - la dimora di Dio presso il suo popolo - fino alla morte di suo figlio.

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Von Daniel VenturaEigenes Werk,
CC BY-SA 4.0, Link



Il tempio di Dio – nel spirito dei figli di Dio.



Il tempio di Dio.


Tempel


Dopo l’esodo, durante la migrazione nel deserto, Dio istruì gli israeliti a costruire una tenda di convegno (tabernacolo). Qui, nella parte più in fondo alla tenda, avrebbero collocato l’"arca della testimonianza" dietro a un velo che separasse quest’area dalla parte anteriore. (Es 26:31-34).

E in questo "Santo dei Santi", Dio dava istruzioni a Mosè parlandogli all’occorrenza da una nuvola posta tra i due cherubini, a sinistra e a destra sul coperchio di questa arca della testimonianza.

Quando poi Salomone costruì il primo tempio a Gerusalemme, anche qui la parte più in fondo al tempio fu sviluppata come "dimora dell’Onnipotente" cosi come anche nel secondo tempio, che fu costruito da Zoro babele dal 520 al 516 a.C., consacrato nel 515 a.C. e notevolmente ampliato e rimodellato da Erode dal 21 a.C. in poi.

Poi, quando gli israeliti condannarono il Figlio di Dio, nostro Signore Gesù Cristo, a morte sulla croce e i romani lo crocifissero, Dio, alla morte di Suo Figlio abbandonò il Tempio e il l’Antica Alleanza con gli israeliti (Mat 27:51-52; Luca 16:16).

Questo fu anche l’inizio di una Nuova Alleanza e quindi l’inizio di un nuova legame tra Dio e gli esseri umani. Non solo, da allora non si devono né si possono più offrire sacrifici per il perdono dei peccati, poiché a Gerusalemme – e solo lì (Deut 12:14) – non c’è più il tempio né l’altare degli olocausti (Giov 8:24) e nostro Signore Gesù Cristo è già morto sulla croce per i nostri peccati.

Non c’è nemmeno più bisogno di un tempio o una "casa di Dio" per incontrare Dio (Atti 7:48-50). Perché Dio ha avuto misericordia e ora viene agli esseri umani.

«Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui».

Giov 14,15 «Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; 14,16 e io pregherò il Padre, ed egli vi darà un altro Consolatore perché sia con voi per sempre: 14,17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. 14,18 Non vi lascerò orfani; tornerò da voi.

14,19 Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 14,20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi. 14,21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui». 14,22 Giuda (non l’Iscariota) gli domandò: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» 14,23 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. 14,24 Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato. 14,25 Vi ho detto queste cose, stando ancora con voi;» Giov 14,15-25;

Il fatto che Dio e suo Figlio vengano a dimorare presso di noi è a prima vista sorprendente e alquanto incomprensibile. Ma chi conosce il contesto biblico, riconosce in pieno la realtà di questa dichiarazione.


«Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità».


Giov 4,23 «Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 4,24 Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità». Giov 4,23-24;

Come qui ci dice il Figlio di Dio, Dio, il Padre, è Spirito. E questo ora non deve intendersi in senso "simbolico", ma letterale! Non solo Dio è Spirito, ma la forma di esistenza di tutte le creature nella dimensione celeste di Dio – compresa quella degli esseri umani già risorti (1Cor 15:44) – è di natura spirituale senza genere. Tuttavia, secondo le Scritture, essi possiedono anche la capacità di apparire in forma fisica, umana (Luca 24:36-39; Apoc 20:6) e di scomparire (Luca 24:31; Giov 3:8).

(Vedi anche Discorso 85: "Vera e falsa rinascita.")



Come ci confermano molte dichiarazioni bibliche, la comunicazione tra Dio e Suo Figlio avveniva sempre a livello spirituale. Dio è nello Spirito del Figlio e ciò che il Figlio dice è la Parola di Dio.

Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me?

Giov 14,10 Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. 14,11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse. Giov 14,10-11;

È quindi evidente che è nella natura degli esseri spirituali incorporarsi sia nello spirito di un essere umano che in altri esseri spirituali. Nella loro forma spirituale sono immateriali e possono fondersi l’uno nell’altro, come quando si versa sul livello materiale un bicchiere d’acqua in un altro e i due liquidi diventano un’unica cosa (Trinità e Apoc 3:21, tutti [miliardi!!] siederanno presso il Signore sul Suo – UNICO – trono!).

E così come il Padre ha dimorato nel Figlio, allo stesso modo entrambi dimoreranno in noi, nel nostro spirito, se amiamo il Figlio e osserviamo la Sua parola. Dio ha dimorato presso gli Israeliti nel Santo dei Santi del tempio, ma nella fede della Nuova Alleanza Dio non dimora più in templi realizzati a mano.

La fede biblico-cristiana, di conseguenza, non è una religione, come le religioni di questo mondo. È una relazione, un legame o un rapporto con Dio e Suo Figlio. La persona credente – in quanto figlio di Dio – è il tempio, e il suo spirito è il Santo dei Santi, dove entrambi, Padre e Figlio, dimorano presso di noi.

Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?

1Cor 3,16 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 3,17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi. 1Cor 3,16-17;

Qui, però, va sottolineato che la presenza di Dio nel nostro spirito non si manifesta "saltellando, ballando, ridendo, piangendo, rotolando a terra" e con altri noti fenomeni simili. Questa non è la presenza di Dio, ma queste persone sono possedute dai demoni, gli angeli di Satana, che sono stati gettati sulla terra dopo la battaglia in cielo duemila anni fa.

(Vedi anche Youtube-video: "L’astronauta John Glenn parla di ‘miriadi di stelle.’").


Lo Spirito di Dio nel nostro spirito è quasi impercettibile. Ce ne rendiamo conto solo quando notiamo di aver assunto – quasi contro la nostra volontà – un comportamento gradito a Dio. Quando noi stessi ci stupiamo di come improvvisamente si risolvono problemi apparentemente difficili.

Dunque, ricordiamoci anche che circolano molte false dottrine. Il cristianesimo secolare non osserva la parola di Nostro Signore (nel cattolicesimo i sacerdoti sono pedofili [Mat 7:16], nel protestantesimo i gay sono sovrintendenti/vescovi [Rom 1:27;]). Li riconoscerete dai loro frutti. Sono frutti cattivi di alberi cattivi che non possono fare frutti buoni (Mat 7:18)! E il rito mosaico ha trovato la sua fine temporanea duemila anni fa (Luca 16:16).

Dio non deve essere più cercato in una "casa di Dio". Qui, come è stato dimostrato, il contatto degli individui (presumibilmente laici!) con il loro Dio è stato interrotto ed è stato riservato a un sacerdote, che però nella maggior parte dei casi lo considera un fastidioso adempimento del dovere.

E così non c’è bisogno di "consacrazione" o "comunione", con cui il cattolicesimo cerca invano di stabilire la comunione con il Signore. Il Figlio di Dio non viene attraverso l’"hocus-pocus" (Hoc est [enim] corpus meum / distorta nel Medioevo) di un prete cattolico che poi magari abusa dei bambini dopo la messa.

Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: "Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo."



2Cor 6,14 Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci può essere tra la giustizia e l’iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? 6,15 Quale intesa tra Cristo e Beliar, o quale collaborazione tra un fedele e un infedele? 6,16 Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli?



Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: "Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo."6,17 Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi, dice il Signore, non toccate nulla d’impuro. "E io vi accoglierò, 6,18 e sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie", dice il Signore onnipotente.
(2Cor 6,14-18;)



Nel cristianesimo biblico, quindi, la comunicazione tra Dio e il Figlio di Dio non avviene tramite preghiere ripetute a pappagallo, ma ha luogo direttamente e personalmente. Dio è il nostro Padre, noi siamo i Suoi figli, quindi dobbiamo comportarci come si comporterebbero i figli nei confronti di un Padre amato. L’amore per Dio, cari fratelli e sorelle, deve ancora essere spiegato all’umanità. Hanno sentito parlare abbastanza di amore per il prossimo negli ultimi duemila anni.

Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto.

Mat 6,5 «Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze (o davanti agli altari idolatri cattolici ["Maria", e il culto dei morti "Santi"] e al "Muro del pianto" ebraico! / FH), per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. Mat 6,5;


Deut 4,15 Siccome non vedeste nessuna figura il giorno che il SIGNORE vi parlò in Oreb dal fuoco, badate bene a voi stessi, 4,16 affinché non vi corrompiate e non vi facciate qualche scultura, la rappresentazione di qualche idolo, la figura di un uomo o di una donna,  (ad esempio una "statua di Maria") Deut 4,15-16;


Mat 6,6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta (Mat 10:21-22; Mar 13:12-13;), rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. 6,7 Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. 6,8 Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate. Mat 6,5-8;

Quindi non dovremmo "usare troppe parole come fanno i pagani", ma allora cosa dovremmo fare? – Dobbiamo parlare con Dio. Nel nostro spirito, dove c’è il suo spirito, se siamo figli di Dio. Non c’è bisogno di "segni" esterni. Questi sono usati solo dagli ipocriti per impressionare gli empi. La nostra conversazione con Dio avviene spiritualmente. E anche se forse miliardi di persone parlano a Dio nello stesso momento, l’onnipotenza di Dio e la sua grazia gli permettono di essere presente e in ascolto di ciascuno dei suoi figli nel loro spirito.

E se amiamo Dio e suo Figlio, abbiamo ciò che molti di noi eventualmente non hanno mai avuto sulla terra: un Padre amato e amorevole, assolutamente giusto. Non si separerà mai da noi e, se non ci separeremo da lui di nostra spontanea volontà, sarà il nostro amato e amorevole Padre per tutta l’eternità. Amen.

(Vedi anche Discorso 85 "Vera e falsa Rinascita."

(Vedi anche Discorso 1042 "La battaglia nel cielo.")


Dal figlio dell’uomo a figlio di Dio.

La crescita di un figlio di Dio è in tutto e per tutto paragonabile a quello di un figlio umano: come l’uovo nel corpo femminile è il punto di partenza del bambino umano, lo spirito nel cervello umano è il punto di partenza del figlio di Dio (Giov 6:63).

Proprio come il corpo femminile – alcuni giorni ogni mese – è costantemente pronto per la fecondazione, anche lo spirito umano è solitamente pronto per essere fecondato. E poi, se la donna lo permette, l’uovo nell’utero viene fecondato dal seme maschile. E se l’uomo lo permette, il suo spirito è fecondato (Giov 1:13; Gia 1:18; 1Piet 1:3; 1:23; 1Gio 2:29; 3:9; 4:7; 5:1; 5:4; 5:18;)1) dal seme divino - la Parola di Dio.

Se la fecondazione fisica non avviene nell’essere umano, gli ovuli della donna vengono espulsi ogni mese fino a una certa età. Lo spirito dell’uomo, tuttavia, rimane ricettivo per tutta la vita. Se non è stato fecondato spiritualmente, sarà eliminato al Giudizio Universale (Mat 25:41).

Se dopo il concepimento nel bambino umano il tempo di gravidanza è di nove mesi, allora l’uomo come figlio di Dio rimane "incinto", per così dire, per tutta la sua vita.

L’ulteriore sviluppo del bambino umano nel grembo materno, durante la gravidanza, corrisponde quindi allo sviluppo spirituale del figlio di Dio durante la sua vita terrena. Nel bambino umano come nel figlio di Dio, tutte le complicazioni immaginabili sono ancora possibili durante questo periodo di crescita (Efes 4:14), fino al parto morto (Ebr 6:4-6)!

Il bambino umano quindi alla nascita dall’acqua (liquido amniotico) entra in un mondo nuovo, a lui sconosciuto fino a quel momento, con condizioni di vita completamente diverse (respirazione, assunzione di cibo, movimento).

E anche il figlio di Dio, quando nasce di nuovo (Mat 19:28, 25:31 entrambi i passi biblici si riferiscono alla resurrezione e al Giudizio Universale!!), troverà nella risurrezione dallo Spirito (Giov 3:6-7), una dimensione diversa, eterna, con condizioni di esistenza completamente nuove (Giov 3:8).

Ma mentre il bambino umano di solito cresce con i suoi genitori e poi conduce una vita propria, il figlio di Dio – come essere umano – è stato la propria "madre" e il suo cervello è stato il "grembo" dello spirito e ora, dopo la sua rinascita, ha una vita eterna (Luca 20:36) come essere spirituale e ha un Padre spirituale, celeste (Giov 4:24).

Dio vivificherà i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

Rom 8,11 Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Rom 8,11;

E allora – solo allora – i figli di Dio, nati di nuovo dallo Spirito alla risurrezione, avranno raggiunto quello stato d’essere che il Signore ci profetizza in Giov 3,8, e che è lo stato di Dio, degli angeli e dello stesso Figlio di Dio dopo la sua risurrezione e nel quale ha potuto attraversare porte chiuse e muri (Giov 20:26):

"Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né da dove va.

Così è di chiunque è nato dallo Spirito
"
(Giov 3,8)

Ciò che nasce dalla carne è carne, ciò che nasce dallo spirito è spirito. E questa è ora anche la forma di esistenza – cioè come esseri spirituali – di cui il Signore ci promette in Giov 3,3 che possiamo entrare nel regno di Dio (cielo) in questo modo.

"Se uno non nasce di nuovo, non può vedere il regno di Dio".
(Giov 3,3)


Gli esseri umani si trovano in una fase prenatale della loro vita di mammiferi intelligenti sulla terra. La rinascita avviene dopo la morte fisica e la resurrezione dello spirito nella dimensione celeste senza tempo, il regno di Dio, come essere spirituale immortale e sessualmente liberato.

1Jh 5,10 10 Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo fa bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha resa al proprio Figlio.

5,11 E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo.

Fil 3,20 Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore, 3,21 che

trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria,

mediante il potere che egli ha di sottomettere a sé ogni cosa.

(Vedi anche "La teoria quantistica dimostra che (la "coscienza", lo spirito] non muore mai!")

Molti non lo capivano duemila anni fa e alcuni non lo capiscono ancora oggi!

(Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. 1Tim 2,3-4;)





La prova biblica della rinascita dell’uomo nella resurrezione dello spirito.


Luca 8,11 Or questo è il significato della parabola: il seme è la parola di Dio. Luca 8,11;

Leggere la Bibbia, analizzare e interpretare i testi biblici è paragonabile a studiare letteratura specialistica all'università, solo che se si ha successo non si riceve un titolo accademico, ma dopo la morte e la resurrezione si rinasce come esseri umani immortali e spirituali e come figli di Dio si ha l'unico e solo Dio vivente e onnipotente come proprio amato Padre. (Non si tratta dell'amore materiale-ottico delle persone sulla terra, ma della categoria immateriale-spirituale della gratitudine).

1Piet 1,23 perché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma da seme incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio. 1Piet 1,23;

Mat 13,23 «Quello invece seminato nella terra buona è colui che ode la parola e la comprende; egli quindi porta del frutto e rende il cento, il sessanta e il trenta per uno». Mat 13,23;

2Cor 6,16 E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: «Abiterò (nel loro Spirito) e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. 6,17 Perciò uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'impuro; e io vi accoglierò. 6,18 E sarò per voi come un padre e voi sarete come figli e figlie», dice il Signore onnipotente. 2Cor 6,16-18;

Mat 19,28 E Gesù disse loro: «Io vi dico in verità che nella rinascita, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, anche voi che mi avete seguito sarete seduti su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Mat 19,28;

Mat 25,31«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso. 25,32 E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; 25,33 e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Mat 25,31-33; (Giudizio Universale)

(Quando il Figlio dell’uomo siederà sul suo trono di gloria, quello sarà il Giudizio Universale e prima di esso la resurrezione di tutte le nazioni dai morti, la rinascita nella resurrezione dello Spirito).

Luca 20,34 34 Gesù disse loro: «I figli di questo mondo sposano e sono sposati, 34,35 ma quelli che saranno ritenuti degni di aver parte al mondo avvenire e alla risurrezione dai morti non prendono né danno moglie; 34,36 neanche possono più morire perché sono simili agli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione. Luca 20,34-36;

Giov 6,63 È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. Giov 6,63;

1Cor 15,44 eè seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale. 1Cor 15,44;

1Cor 15,49 E come abbiamo portato l’immagine del terrestre, così porteremo anche l’immagine del celeste. 1Cor 15,49;

Giov 3,6 «Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. 3,7 Non ti meravigliare se ti ho detto: "Bisogna che nasciate di nuovo". 3,8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito». Giov 3,6-8;

2Cor 3,17 Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà. 3,18 E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito. 2Cor 3,17-18; 

2cor 4,16 Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. 4,17 Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, 4,18 mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne. 2Cor 4,16-18;

1Cor 2,1 E io, fratelli, quando venni da voi, non venni ad annunciarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza; 2,2 poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso. 2,3 Io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore; 2,4 la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, 2,5 affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

2,6 Tuttavia a quelli tra di voi che sono maturi esponiamo una sapienza, però non una sapienza di questo mondo né dei dominatori di questo mondo, i quali stanno per essere annientati; 2,7 ma esponiamo la sapienza di Dio misteriosa e nascosta, che Dio aveva prima dei secoli predestinata a nostra gloria 2,8 e che nessuno dei dominatori di questo mondo ha conosciuta; perché, se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. 2,9 Ma com’è scritto: «Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell’uomo sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano». 2,10 A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio.

2,11 Infatti chi, tra gli uomini, conosce le cose dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio. 2,12 Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate; 2,13 e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali. 1Cor 2,1-13;

E ora alcuni pensano: "Beh, quello che dice la Bibbia…".

Consiglio loro di informarsi meglio sulle ultime scoperte scientifiche:

(Vedi anche video: "La teoria quantistica dimostra che la ‘coscienza’, lo spirito non muore mai!")

E se ancora non ci credono, è colpa loro.




Le "nascite premature".

E poi ci sono i "bambini prematuri" spirituali. Essi non hanno compiuto (pienamente) il suddetto sviluppo in un figlio di Dio sulla terra, ma hanno fatto la cosa più importante che deve essere fatta: hanno creduto in Gesù Cristo come loro Signore e Dio e come loro Salvatore. Questo è sufficiente perché possano nascere dallo spirito alla risurrezione.

Dopo la nascita spirituale, nel regno di Dio, i cieli, ricevono le informazioni che li rafforzano come figli di Dio e permettono loro di riconoscere la decisione giusta. È un po’ come se un bambino umano venisse al mondo prematuro, ma fosse già in grado di pensare in modo del tutto razionale e decidesse se rimanere in questo mondo o tornare nel grembo di sua madre e nascere morto.

Chiunque abbia visto la gloria del cielo e abbia sperimentato la gioia e l’amore che i figli di Dio hanno per il loro Salvatore e Redentore Gesù Cristo, a differenza dei senza Dio, che sono anch’essi esseri spirituali immortali e devono trascorrere la loro esistenza eterna nel magma infuocato dell’inferno, non deve pensare a lungo per rendersi conto di aver fatto la scelta giusta.

Ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome.

Giov 1,6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. 1,7 Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. 1,8 Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce. 1,9 La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. 1,10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto. 1,11È venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto; 1,12 ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 1,13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio. Giov 1,6-13;


Prego per tutte le persone che stanno leggendo e che sono tra gli indecisi. Vi prego di accettare questa offerta finale del nostro Signore e Dio Gesù Cristo. Il Padre gli ha dato ogni potere in cielo e in terra, e quello che dice è valido. Non potete immaginare la gloria che regna nel regno di Dio e la disperazione e lo stridore di denti che regneranno per l’eternità all’inferno. Accogliete Gesù Cristo.

Prima della sua morte il nostro Signore Gesù Cristo ha rivolto la seguente preghiera al Padre per tutti coloro che credono in lui:

La preghiera di Gesù per coloro che credono in lui.

Giov 17,1 Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, l’ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te,17,2 poiché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dati. 17,3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo.17,4 Io Ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che tu mi hai data da fare. 17,5 Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse.

17,6 Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. 17,7 Ora hanno conosciuto che tutte le cose che mi hai date, vengono da te; 17,8 poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato 17,9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi; 17,10 e tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. 17,11 Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati, affinché siano uno, come noi. Giov 17,1-11;


MAKE HEAVEN MATTER



Ma l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente.

1Cor 2,1-16; E io, fratelli, quando venni da voi, non venni ad annunciarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza; poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso. Io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore; la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

Tuttavia a quelli tra di voi che sono maturi esponiamo una sapienza, però non una sapienza di questo mondo né dei dominatori di questo mondo, i quali stanno per essere annientati; ma esponiamo la sapienza di Dio misteriosa e nascosta, che Dio aveva prima dei secoli predestinata a nostra gloria e che nessuno dei dominatori di questo mondo ha conosciuta; perché, se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.

Ma com’è scritto:


«Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell’uomo sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano».

A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio.

Infatti chi, tra gli uomini, conosce le cose dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio.
Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate; 13 e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali.

Ma l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. L’uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno. Infatti «chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire?» Ora noi abbiamo la mente di Cristo. (1Cor 2;)



1) Il verbo greco antico gegennhtai (gegengätai = generato o nato) va tradotto con "generato" e non con "nato" in tutta la prima lettera di Giovanni: 1Gv 2:29; 3:9; 4:7; 5:1,4,18,18; nonché nei seguenti passi biblici: Giov 1:13; Giac 1:18; 1Piet 1:3,23; (anche questo non "nato di nuovo" ma "generato di nuovo") - spiritualmente generato di nuovo dopo essere stato fecondato dalla Parola di Dio. (Vedi anche Discorso 85: "Vera e falsa rinascita.")




Rabbi Chofetz.


Rabbi Chaim Chofetz

Un giorno un visitatore si recò da Rabbi Chaim Chofetz per chiedergli un consiglio. Quando l’uomo vide che l’appartamento del rabbino consisteva in una minuscola stanza con solo un divano, un tavolo con una sedia e una fila di libri, chiese al rabbino con stupore: "Maestro, dove avete i vostri mobili e le vostre masserizie?".

"Hai con te mobili e masserizie?", rispose il rabbino.

"Io?" chiese il visitatore perplesso. "Ma io sono qui solo per una visita. Sono solo di  passaggio!"

"Anch’io!", disse il rabbino Chofetz.

Lo Chofetz Chaim, rabbino Yisrael Meir Kagan di Raduń, è stato certamente uno dei più grandi studiosi della Torah dell’età moderna. La sua insostituibile opera halachica, la "Mishna Berura", è considerata il compendio definitivo della Legge ebraica. Inoltre, le sue opere sulle buone azioni e sulla gentilezza, "Ahavat Chesed", e i suoi trattati sui mali provocati dal lashon hara, "Chofetz Chaim" e "Shmirat HaLashon", mostrano la sua grande pietà e santità. Egli è noto per non aver mai parlato male di nessuno.

(Vedo anche Discorso 152: "Lo Chofetz Chaim sull’aliyah – Viviamo nei tempi finali?")