Discorso 118 – Beata ipocrisia!




L’omogeneizzazione dell’ecumenismo interreligioso.

Beata ipocrisia!

Gesù Cristo divide il mondo.

L’immagine del corpo dell’uomo sulla Sacra Sindone non può essere spiegata.

Una nuova analisi fa risalire la Sacra Sindone al I secolo (confutando la datazione al carbonio-14)..

La scultura tridimensionale dell’immagine del corpo dell’uomo sulla Sacra Sindone.

La pretesa della rappresentanza esclusiva del cristianesimo biblico.

Persone che non sono capaci di credere. / Libro di Wilhelm Busch WB 00, p. 123 ss.

L’esistenza eterna di ogni essere umano.

La Trinità biblica e alcune altre specificità della fede cristiana biblica.


L’omogeneizzazione dell’ecumenismo interreligioso.

Anche voi, in quanto cristiani, ogni anno a Natale siete a caccia di biglietti di auguri con la scritta "Auguri di un Santo Natale"? Se è così, probabilmente sapete che dovrete girare per moltissimi negozi e conoscete la frustrazione che si accumula nel corso degli anni.

Si trova infatti una moltitudine di biglietti con su scritto "Buon Natale" o "Felice Natale" (come se il Natale fosse una sorta di festa di carnevale), ma con le parole "Auguri di un Santo Natale" si trovano per lo più solo su prenotazione. E non sempre, come so per pluriennale esperienza.

Ma la colpa non è assolutamente dei negozianti. Svolgono la professione di commercianti e fanno scorta di ciò che i clienti effettivamente acquistano. E pochissimi vogliono la scritta "Auguri di un Santo Natale", come mi ha recentemente confidato il proprietario di una cartoleria qui vicino. Forse è proprio per questo che la "benedizione della famiglia" a Natale va di traverso a molte famiglie e che spesso le liti iniziano proprio a Natale.

Evidentemente i confratelli cattolici non hanno preoccupazioni simili. Spesso non li vogliono nemmeno gli "Auguri di un Santo Natale", e si accontentano di un "Felice" o di un "Buon Natale", ma lo fanno anche per una valida ragione. Preferiscono concentrarsi sulla questione: "Come festeggiano le altre religioni?" (Diocesi di Gurk-Klagenfurt).

Si tratta di una novità, non è vero? Ad esempio, come festeggiano gli islamisti, i talebani o i combattenti dell’ISIS? – Pensate che sia assurdo chiederselo? Devo confessare che fino a qualche anno fa ero dello stesso parere anch’io.

Ma da quando la "Nuova Tolleranza" ha fatto il suo ingresso anche nei nostri paesi, non ne sono più così sicuro. Sotto questa bandiera anche i gay e le lesbiche possono sposarsi pure in chiesa e persino adottare bambini senza che il legislatore si sia minimamente preoccupato di chiedersi se anche questi bambini da grandi saranno d’accordo con questa decisione, che diverge in maniera fondamentale dal nostro sistema sociale.

Ora non vorrei farne una questione qui, ma è alquanto sorprendente come in occasioni simili si incomodino immediatamente i diritti umani, mentre qui nessuno denuncia il diritto umano – conferito dalla natura – di ogni bambino di avere un padre di sesso maschile e una madre di sesso femminile. Forse tra 18 anni lo Stato potrebbe ricevere un’ondata di denunce per aver approvato questa legge.

Soprattutto oggi che ci si fida così tanto della "natura" e le si attribuisce ogni merito possibile! Dalla formazione dell’universo fino allo sviluppo della razza umana. Per non parlare di tutti quegli straordinari "miracoli" per cui la natura avrebbe dovuto ricevere il premio Nobel già molto tempo fa. E proprio su questo argomento, ovvero sulla questione della genitorialità, la natura avrebbe sbagliato? Non può essere! – Sono più incline a credere che sia l’essere umano a sbagliare qui e non la natura!

Al fine di evitare qui di dare una falsa impressione, dico che fondamentalmente non ho nulla contro gay e lesbiche! Ma, com’è successo di recente, quando una giornalista lesbica dichiara ai media statunitensi: "Noi omosessuali vogliamo ridefinire radicalmente l’istituzione del matrimonio per eliminarla poi del tutto", allora la mia comprensione viene meno.

(Vedi anche Discorso 1133: "USA: Lo scopo degli omosessuali è la distruzione del matrimonio tra uomo e donna.")


Gay e lesbiche possono vivere nella nostra società come vogliono. Ma non possono imporre alla maggioranza della popolazione con tendenze sessuali normali di adeguare la propria morale sessuale e i propri principi etici a quelli dei cittadini con tendenze sessuali anormali, cioè a quelle degli omosessuali. 

Nella sua creazione Dio ha creato gli esseri umani di sesso maschile e femminile. Nel corso dell’evoluzione alcuni di loro sono mutati in gay e lesbiche. Finché questi omosessuali – in base al democratico principio di maggioranza – accetteranno e rispetteranno la maggioranza eterosessuale della società e i suoi principi fondamentali, anche noi cittadini con tendenze normali dovremmo accettare e rispettare questa minoranza omosessuale. Ma ora non più!

La nuova tolleranza.

Da molto tempo in tutto il mondo e a tutti i livelli si predica la nuova tolleranza. Negli ultimi anni, tuttavia, l’obiettivo di tale atteggiamento mentale – di per sé lodevole – si è capovolto. Invece di integrare nella società persone e modelli di comportamento ingiustamente emarginati, diversi gruppi sfruttano il momento favorevole affinché le loro opinioni – giustamente respinte in passato – siano ora considerate la norma.

In questo modo quelle che finora sono state considerate le colonne portanti della società, come il matrimonio, la famiglia, l’onestà e l’incorruttibilità, sono state dichiarate modelli fuori moda e gradualmente alterate con matrimoni gay (Rom 1:26-32), famiglie patchwork, inganno e corruzione (2Tim 3,1-4). In questo modo, però, sono soprattutto i bambini e gli adolescenti a essere educati a una visione della vita completamente errata, il che avrà gravi conseguenze in seguito.

C’è solo da sperare che l’"istupidimento di massa" della società (Peter Scholl-Latour) non abbia progredito così tanto da impedire di riconoscere questo pericolo e di opporgli resistenza. Non è possibile che in una società democratica del XXI secolo poche persone con tendenze sessuali devianti impongano la loro volontà perversa alla stragrande maggioranza della popolazione.



Ma torniamo alla domanda che si pone la Chiesa cattolica: "Come festeggiano le altre religioni?" Nell’ambito dell’ecumenismo interreligioso la Chiesa cattolica ha già fatto molti progressi. Al Waldzell Meeting del 2007, i rappresentanti cattolici, insieme a quelli ebraici e buddisti, hanno concordato che queste religioni sono solo vie diverse per la salvezza(!).

(Vedi anche Discorso 91: "L’ecumene interreligiosa: le religioni sono solo vie diverse per la salvezza?")


Il portavoce della Chiesa cattolica, il padre benedettino David Steindl-Rast (Austria/USA), lo ha espresso molto chiaramente nella sua dichiarazione. 

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Ha detto, "che la nostra religione esattamente come qualunque altra è una porta attraverso la quale arriviamo alla fine".


Probabilmente qui è la religione cattolica che il padre cattolico dichiara essere una "porta". Infatti, il Signore Gesù Cristo a noi cristiani ha detto:

Io sono la via, la verità e la vita.

Giov 14,6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Giov 14, 6;


E anche il rappresentante della comunità di fede ebraica, il presidente del Comitato ebraico internazionale per le consultazioni interreligiose, il rabbino David Rosen, era d’accordo con questa interpretazione di Steindl-Rast, facendo la seguente confessione, del tutto sorprendente per un seguace di religione mosaica:

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"Non credo che vi sia una sola via. Se Dio si rivolge a noi in una simile diversità, devono esserci diverse vie".


Sebbene la religione mosaica, come è noto, sostenga il principio fondamentale che solo il Signore è Dio, sorprendentemente troviamo anche qui diverse vie.

Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l’unico SIGNORE.

Deut 6,4 Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l’unico SIGNORE. Deut 6,4;


Così anche il rappresentante dell’Islam, Ahmad Al-Tayyeb, rettore dell’Università Al-Azhar del Cairo e membro del Consiglio Supremo per gli Affari Islamici, ha dovuto porre fine a questa improvvisa, imperversante e generale "omologazione della fede" con la sua inequivocabile affermazione:

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"Da questa diversità voluta da Dio ne consegue per gli esseri umani che essi si differenziano nelle religioni e nei principi di fede e continueranno a differenziarsi fino al Giorno del Giudizio".


Infine, il buddismo, rappresentato dal Dalai Lama, l’illustre capo del buddismo tibetano, che su questa visione delle cose comprensibilmente non ha avuto nulla da obiettare. Infatti, la sua religione non ha un Dio nei confronti del quale è responsabile. Anzi, ha colto scaltramente l’occasione per illustrare ai partecipanti le conseguenze di questa "strategia di livellamento":

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"Le nostre religioni hanno molto in comune: la pratica dell’amore, la compassione, il perdono, la tolleranza, la sobrietà, la semplicità e l’autodisciplina, come il celibato praticato dalle suore e dai monaci cattolici, ad esempio. Costì vi sono molte somiglianze, ma la filosofia tè diversa. Alcuni, per esempio i cristiani, credono in un Dio; altri, per esempio noi buddisti, no. Ma lo scopo tè il medesimo: rafforzare l’entusiasmo, con il quale questi valori vengono vissuti."


è assolutamente corretto quando il Dalai Lama dice: "Le nostre religioni hanno molto in comune". Naturalmente, le differenze avrebbe dovuto sottolinearle non solo il rappresentante dell’Islam, ma soprattutto il rappresentante dell’Ebraismo e quello della Chiesa cattolica. Una vana speranza.


Beata ipocrisia!

Qui parlo sempre intenzionalmente della "Chiesa cattolica", poiché questa visione delle cose non può assolutamente essere applicata alla vera comunità cristiana e neanche ai cristiani solo di nome. Come già mostra la succitata dichiarazione di nostro Signore in Giov 14,6: "Io sono la via, la verità e la vita", nel cristianesimo non ci sono "vie diverse". 

Questa dichiarazione del Figlio di Dio – a differenza della dottrina della Chiesa cattolica (che trova spazio per "Maria" o per i "santi" morti) – semplicemente esclude qualsiasi altro "mediatore" o qualsiasi altra religione. Senza ombra di dubbio alcuno, si tratta del diritto di rappresentanza esclusiva davanti a Dio. E come si può vedere, è esattamente questo che distingue e separa la religione cattolica dalla vera religione cristiana.

Paolo e il Signore stesso confermano:

Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo,

1Tim 2,5 Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo. 1Tim 2, 5;

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Giov 14,6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Giov 14, 6;


Mentre durante le apparizioni mariane della Chiesa cattolica (ad esempio, a Roma nel 1977) i cattolici vengono così esortati:

"Dovete usare me come unico mezzo sacro per arrivare a Dio e condurre a me le anime."[1]


è ovvio dove andranno a finire queste anime alla fine.

Anche le apparizioni di Maria a Medjugorje annunciano la Buona Novella in una serie di messaggi pubblici dal 1981 fino alla fine degli anni ‘90:

"Io sono la mediatrice tra voi e Dio."[2]


Ora, nonostante l’essere umano possa arrivare a Dio solo attraverso Gesù Cristo – come testimoniano il Figlio di Dio e tutto il Nuovo Testamento – la "Maria" della Chiesa cattolica romana nelle sue apparizioni afferma di essere lei l’unica mediatrice tra Dio e l’umanità.

Si tratta evidentemente di una bugia. Ma quando Paolo nel summenzionato versetto 1Tim 2,5 dice che c’è "un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù", e Gesù Cristo in Giov 14,6 dice "Io sono (…) la verità", allora questa Maria non può assolutamente essere stata mandata da Lui.

Ma se lo Spirito di Dio non dimora in questi esseri spirituali che si spacciano per Maria, la madre morta di nostro Signore Gesù Cristo, allora queste apparizioni di "Maria" della Chiesa cattolica devono necessariamente essere manifestazioni del mondo demoniaco e, di conseguenza, devono essere respinte con forza.

Gli idoli sono come spauracchi in un campo di cocomeri, e non parlano; bisogna portarli, perché non possono camminare.

Ger 10,2 Così parla il SIGNORE: «Non imparate a camminare nella via delle nazioni, e non abbiate paura dei segni del cielo, perché sono le nazioni quelle che ne hanno paura. 10,3 Infatti i costumi dei popoli sono vanità; poiché si taglia un albero nella foresta e le mani dell’operaio lo lavorano con l’ascia; 10,4 lo si adorna d’argento e d’oro, lo si fissa con chiodi e con i martelli perché non si muova. 10,5 Gli idoli sono come spauracchi in un campo di cocomeri, e non parlano; bisogna portarli, perché non possono camminare. Non li temete! perché non possono fare nessun male, e non è in loro potere di far del ben Ger 10 2- 6;

Un popolo non deve forse consultare il suo Dio? Si rivolgerà forse ai morti in favore dei vivi?

Isa 8,19 Se vi si dice: «Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano», rispondete: «Un popolo non deve forse consultare il suo Dio? Si rivolgerà forse ai morti in favore dei vivi?» Isa 8,19;


La vera Maria, la madre di nostro Signore Gesù Cristo – come tutti i "santi" della Chiesa cattolica – è morta. Il suo spirito dorme nel regno dei morti e insieme a tutti gli altri defunti attende la risurrezione e la rinascita.

(Vedi anche Discorso 85: "Vera e falsa Rinascita")


Come tutti gli altri defunti, dopo la risurrezione anche lei starà davanti al trono della gloria di suo Figlio al momento del Giudizio Universale. E lì sarà proprio lei che condannerà questi spiriti impuri, quelli che in nome suo hanno ingannato gli esseri umani conducendoli alla dannazione.

Ma lei condannerà anche la Chiesa cattolica e tutti i cattolici che hanno permesso a questi spiriti di operare senza confutare e combattere questo inganno sulla base della Bibbia. Dimostrerà la colpevolezza di tutti i papi e di tutti i cardinali e vescovi per le loro menzogne, poiché questi hanno ipocritamente sempre pregato lei e in suo nome, nonostante attraverso la Bibbia – la base della fede cristiana – siano venuti a conoscenza del fatto che è possibile pregare solo Dio Onnipotente e suo Figlio Gesù Cristo.

Sebbene Gesù Cristo sia morto davanti a Dio come sacrificio di redenzione per i peccati di tutta l’umanità, questo sacrificio espiatorio deve essere personalmente accettato da ciascun essere umano. Solo allora sarà possibile far valere questo sacrificio espiatorio del Figlio di Dio anche per i propri peccati al momento del Giudizio Universale. Chi non crede in Gesù Cristo, su di lui rimane l’ira di Dio e andrà in dannazione.

Tutti i senza Dio, ma anche tutti gli ebrei, i musulmani, i buddisti o i cattolici che non credono in Gesù Cristo saranno condannati dal Figlio di Dio al Giudizio Universale. Non perché hanno peccato – questo lo facciamo tutti – ma perché non hanno accettato questo sacrificio gratuito di riscatto dei propri peccati del Figlio di Dio.

(Vedi anche Capitolo 13: "Il Giudizio Universale.")


La conseguenza del peccato e della salvezza per grazia.

Il peccato è ogni atto che va contro i comandamenti di Dio (Es 20:3-17; Mat 5:21-48). La conseguenza di ognuno di questi atti è la morte del colpevole – e non solo la prima, la morte fisica, ma la seconda morte (Apoc 21:8), al quale la persona peccatrice sarà condannato al Giudizio Universale, dopo la risurrezione dai morti – la rinascita (Mat 19:28, 25:31) – con il suo corpo nuovo ed esistente eternamente. Proprio come la prima morte è solo un periodo di transizione fino alla risurrezione, così anche la seconda morte non è una estinzione della persona umana, ma piuttosto una esistenza eternamente, lontano da Dio nelle tenebre della dannazione.

Il Figlio di Dio è morto sulla croce al posto di ciascun singolo individuo (1Cor 15:3-5) per soddisfare le giuste aspettative di Dio sull’osservanza dei suoi comandamenti, e allo stesso tempo per offrire agli esseri umani che li trasgrediscono la possibilità di essere salvati da questa dannazione eterna. In questo modo tutti gli esseri umani che nella fede accettano questo sacrificio di redenzione del Figlio di Dio per espiare i propri peccati possono essere salvati ed entrare nella vita eterna con Dio (Rom 5:9-11) in quanto peccatori giustificati per grazia.




Recentemente parlavo con un cattolico che orgogliosamente sottolineava di avere sempre libri di letteratura religiosa sul comodino da leggere quando non riesce a dormire. Tuttavia, alla mia domanda se tra questi libri ci fosse anche la Bibbia ha dovuto rispondere di no.

Come a volersi scusare, ha riproposto il solito argomento dei cattolici quando si parla della Bibbia: "Sono riuscito a leggere la Bibbia con fatica, ma con il Vecchio Testamento ho avuto grossi problemi". Dobbiamo supporre che, in quanto cattolico, deve aver avuto i suoi problemi anche e soprattutto con il Nuovo Testamento – ammesso che lo abbia mai letto.


Gesù Cristo divide il mondo.

Gesù Cristo divide il mondo. Molte persone hanno un blocco interno quando si tratta di questo argomento. Con loro si può parlare di tutto, anche di religione, ma quando si tratta di Gesù Cristo, cambiano rapidamente argomento o si congedano perché hanno cose più importanti da fare.

Forse ciò dipende anche dal fatto che il non credente non riesce ad ammettere di essere colpevole davanti a Dio. In realtà nessuno vuole parlare di Dio e di Gesù Cristo, ma per amor di pace si evita di respingere immediatamente l’argomento.

Quindi la gente vuole proprio "seguire la corrente", evitando di schierarsi dall’una o dall’altra parte. Ma questa non è una buona filosofia di vita! Né per la vita, né tantomeno per la fede. Eppure, oggi il mondo è pieno di tali "ermafroditi". Dovrebbero prendere una posizione e decidere onestamente da che parte stare. 

Penso che il problema – almeno per i cattolici – stia nel fatto che la Chiesa cattolica, nella sua avidità e brama di potere, abbia disseminato innumerevoli bugie negli ultimi duemila anni. Naturalmente, una delle ragioni di ciò è che ha abbandonato la Bibbia, la base del cristianesimo. Ma un’altra ragione è anche la sua costante corsa alla conservazione del potere.


La Chiesa cattolica è una chiesa cristiana?

Quando il mondo non credente parla del Cristianesimo, in nove casi su dieci intende la Chiesa cattolica. Nel mondo la Chiesa cattolica è diventata sinonimo di cristianesimo – un grosso errore!

L’unica ed esclusiva base del cristianesimo è la Bibbia – la Parola di Dio. La Chiesa cattolica, però, nel 1229 ha sottratto questa parola ai fedeli e ha inserito la Bibbia nell’indice dei libri proibiti (!!).

Anche nel Concilio di Trento (1545-63), la Bibbia è stata rigettata come unica fonte della rivelazione divina e la tradizione cattolica – ossia la trasmissione orale o scritta delle dottrine cattoliche, o per meglio dire delle dottrine umane, includendo anche i dogmi – è stata riconosciuta come fonte principale della fede accanto alla Sacra Scrittura, con lo stesso valore e gli stessi diritti.

Con ciò, però, la Chiesa cattolica ha abbandonato il fondamento del Cristianesimo. Attraverso l’adorazione contraria alla Bibbia della cattolica "Maria" (Concilio di Efeso 431) e dei "Santi" morti, la Chiesa cattolica ha introdotto tra i suoi fedeli l’adorazione degli idoli (Es 20:3-6; Ger 10:2-5) e il culto dei morti (Isa 8:19; Lev 19:31).

Al fine di occultare il fatto che queste dottrine erronee deviano dalla Bibbia, la Chiesa cattolica ha falsificato la Bibbia, ha sottaciuto ai suoi fedeli il secondo dei dieci comandamenti di Dio (Deut 5:8-9), ed ha scisso il decimo comandamento (Deut 5:21) in due comandamenti separati, cosicché essi fossero di nuovo dieci in tutto ( I dieci comandamenti di Dio e quelli della chiesa cattolica).

Per tutte queste ragioni la Chiesa cattolica non è più una Chiesa cristiana. Ed anche i cattolici fedeli non possono chiamarsi "cristiani praticanti", poiché nella Chiesa cattolica essi devono assoggettarsi ai dogmi e agli insegnamenti cattolici, pena la scomunica; di conseguenza, in realtà, essi non sono più cristiani, ma soltanto "cattolici praticanti" a cui il Signore dirà "Non vi conosco" (Mat 25:12).

Il Vaticano e il culto di Lucifero


Giuda 1:7
Papst
LUCIFER WORSHIPED IN VATICAN / IL VATICANO VENERA LUCIFERO


Papa Francesco sui Gay: "Chi sono io per giudicarli?"

La Bibbia sui Gay:

Rom 1,26 Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l’uso naturale in quello che è contro natura; 1,27 similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento. Rom 1,26-27;




Oggi si parla di riciclaggio di denaro e di speculazioni nella Banca Vaticana. In passato si trattava di ingannare i propri compagni di fede, ad esempio con la vendita delle indulgenze per i loro peccati, con l’"eucaristia", con "Maria" ecc. Tutto nella Chiesa cattolica, ma proprio tutto, è costruito sulla frofe. 

(Vedi anche Discorso 79: "I fratelli e le sorelle di Gesù – Maria era la ‘sempre vergine’")

(Vedi anche Excursus 10: "La donna sul cielo.")

(Vedi anche Discorso 92: "La Cena del Signore: commemorazione o consacrazione?")

(Vedi anche Discorso 56: "I cristiani defunti sono già in cielo?)

(Vedi anche Discorso 30: "Perché Gesù dovette morire sulla croce?")

(Vedi anche Discorso 22: "Esiste l’immortalità dell’anima?")

(Vedi anche Discorso 78: "Dottrina cattolica e Bibbia – una disputa.")


Nel suo secondo comandamento, Dio l’Onnipotente ci ha comandato:

Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.

Es 20,4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 20,5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 20,6 e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Es 20, 4- 6;


Con questo, la Chiesa cattolica aveva naturalmente un grosso problema. Le chiese infatti erano piene di statue di "santi" e di "Maria" in particolare, e ai cattolici è stato detto di adorare questi idoli. Se a qualcuno fosse venuto in mente di leggere la Bibbia, sarebbe rimasto di stucco.

Ecco perché nel 1229 il Concilio di Valencia dichiarò per la prima volta la Bibbia «letteratura pericolosa», inserendola nell’indice dei libri proibiti (!!). Poi più tardi, quando il fatto non poté più essere sottaciuto all’opinione pubblica, la Bibbia fu rimessa in circolazione.

Allora tuttavia, questo secondo comandamento venne eliminato dalle Bibbie cattoliche – ed è così ancora oggi(!). E poiché così sarebbero stati solamente nove comandamenti e già tutti sapevano che erano dieci, senza esitazione hanno diviso in due il decimo comandamento. Così furono di nuovo dieci.

E così, se oggi si entra in una chiesa cattolica, sembra di entrare in un tempio di idoli. Ogni altare laterale ospita la statua di un santo – e persino sull’altare principale c’è l’idolo di "Maria" a grandezza naturale con il piccolo bambino Gesù in braccio. E davanti c’è sicuramente la solita vecchietta, inginocchiata a pregare per i suo nipoti.

La vecchietta però non sa che nel secondo comandamento Dio, l’Onnipotente, ha detto: "Perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri (e delle  madri) sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano", perché non ha letto la Bibbia. Ciononostante, questa promessa vale anche per lei. Di conseguenza, con le sue azioni maledice i suoi nipoti fino alla quarta generazione.

Ma anche lei potrebbe essere salvata se venisse alla fede nel vero Gesù Cristo e accettasse il suo sacrificio vicario per i suoi peccati. Ma ai cattolici è negato anche questo dalla loro Chiesa in modo fraudolento. Il Figlio dsa,i Dio e successivo Giudice di tutti gli esseri umani di questo mondo viene rappresentato come un bambino biondo con i capelli ricci e gli occhi azzurri.


(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

jesulein

gloria-tv
https://gloria.tv/?media=333496


In difficult situations!

O gracious Child Jesus, all praise and worship to you – bless us!

Through your most holy Mother we pray you, save us from all
need and affliction.

Lead us to complete victory and true happiness and peace with your
omnipotence, wisdom and goodness.

By the merits of your 1st (through 12th) year, we beg you, make
haste to help us, likewise through the intercession of all your
dear angels and saints.

For each year one Our Father and Hail Mary, then three genuflections,
while praying "And the Word became flesh, and dwelt among us".

(In this way, worshiping in the Spirit, we lovingly perform atonement
for all who before God the King… ) [text incomplete]



Questa probabilmente è una delle più grandi truffe della Chiesa cattolica perché sfrutta in maniera imperdonabile l’amore istintivo degli esseri umani nei confronti dei bambini piccoli, per occultare la retta via e condurli fuori strada. Il Figlio di Dio è rimpicciolito a "Bambino Gesù" e ridotto così ad "appendice" della grande "Regina del Cielo".

Entrambi, cioè, sono idoli, sia il "Bambino Gesù" che la "Regina del Cielo": lei stessa dorme nel regno dei morti e alla sua risurrezione condannerà tutte queste statue di idoli insieme a quelli che le hanno adorate.

Essa si troverà allora – come tutti gli esseri umani che hanno vissuto – davanti al trono del Giudice Universale, suo Figlio Gesù, ed entrambi definiranno la Chiesa Cattolica per quello che realmente è: il più grande inganno idolatrico che sia mai esistito sulla terra.

Chi vuole pregare il vero Gesù non ha bisogno di “statue”. Deve solo giungere alla vera fede. In ogni cristiano biblico si manifestano sia Gesù Cristo che il Padre. Abbiamo la promessa che sia il Figlio che il Padre sono presenti in quegli esseri umani che credono in loro e li amano.

«Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui».

Giov 14,23 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. Giov 14,23;


Ora, per contrastare in una certa maniera realistica la suddetta orgia cattolica kitsch, possiamo contemplare – in maniera puramente visiva e naturalmente non come idolo! – quella scultura che uno scultore italiano ha ricostruito rifacendosi alla Sacra Sindone.


(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

L’immagine del corpo dell’uomo sulla Sacra Sindone non può essere spiegata.

Studio dell’ENEA: l’immagine del corpo sulla Sacra Sindone non può essere spiegata.
Gli scienziati dell’ENEA, l’Agenzia nazionale italiana per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile di Frascati, dopo aver analizzato per cinque anni la Sacra Sindone, nella loro relazione finale del 2010 hanno concluso che le caratteristiche dell’immagine sulla Sindone che mostra l’immagine impressa di un individuo crocifisso, venerata da secoli dai fedeli come Sindone di Cristo e definita dai critici come un’elaborata truffa, non possono essere riprodotte nemmeno con i mezzi e le tecnologie più all’avanguardia.

(Vedi anche "Grenzwissenschaft-aktuell": "Das Körperbild auf dem Turiner Grabtuch ist nicht erklärbar" / [L’immagine del corpo sulla Sacra Sindone non può essere spiegata])


Una nuova analisi fa risalire la Sacra Sindone al I secolo (confutando la datazione al carbonio-14).

Studio dell’Università di Padova: la Sacra Sindone risale al I secolo.
Nel suo nuovo libro, Giulio Fanti, Professore associato di Misure Meccaniche e Termiche presso l’Università degli Studi di Padova, e il giornalista Saverio Gaeta presentano gli ultimi risultati delle ricerche sulla Sacra Sindone. Il drappo di lino venerato come una reliquia mostra l’immagine fotografica di un individuo crocifisso, e la Chiesa cattolica lo considera la Sacra Sindone di Cristo. Una ricerca degli anni ’80 faceva risalire il tessuto al Medioevo, instillando il sospetto che fosse un falso; tuttavia già in passato su questa analisi erano stati sollevati dubbi, che ora sembrano confermarsi. Secondo il Professor Fanti il drappo di lino risale al primo secolo.

(Vedi anche "Grenzwissenschaft-aktuell": Turiner Grabtuch stammt aus 1. Jahrhundert. / [La Sacra Sindone risale al I secolo])



La scultura tridimensionale dell’immagine del corpo dell’uomo sulla Sacra Sindone.

Sulla base dell’immagine della Sacra Sindone uno scultore italiano, il Professor Luigi Enzo Mattei, ha ora ricostruito una scultura tridimensionale in scala reale usando le più moderne attrezzature ottiche e tecniche.


Skulptur




Skulpturkopf

Il corpo dell’uomo sulla Sacra Sindone.
Video-clip Studio ASA – Italien, 2013-03-26




(Vedi anche Discorso 87: La Sindone di Torino.  1ª parte )

Ora questa è una cosa piuttosto diversa dal "Bambino Gesù" della Chiesa cattolica. Questa è un’immagine della realtà e, in base alla mia convinzione, è la ricostruzione del corpo del vero Gesù di Nazareth. Proprio così come gli ebrei lo hanno consegnato alla croce e i romani senza Dio lo hanno crocifisso. Ma è solo un’immagine, non è la realtà e, di conseguenza, non si deve nemmeno adorare.

Prima della sua morte il nostro Signore Gesù Cristo ha rivolto la seguente preghiera al Padre per tutti coloro che credono in lui:

La preghiera di Gesù per coloro che credono in lui.

Giov 17,1 Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, l’ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te, 17,2 poiché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dati. 17,3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. 17,4 Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che tu mi hai data da fare. 17,5 Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse.

17,6 Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. 17,7 Ora hanno conosciuto che tutte le cose che mi hai date, vengono da te; 17,8 poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato.17, 9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi; 17,10 e tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. 11 Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati, affinché siano uno, come noi. Giov 17, 1-11;


Prego nostro Signore Gesù Cristo e nostro Padre in cielo affinché quante più persone possibili leggano questa preghiera – sia qui in questo Discorso o nella Bibbia, e comprendano ciò che il Signore ci sta dicendo qui. Come abbiamo visto prima, anche tutti quelli che pensano di essere credenti sono assolutamente perduti se non credono in Gesù Cristo e al suo sacrificio di redenzione sulla croce per i peccati di tutti gli esseri umani.

E ciò riguarda anche e soprattutto quelle persone che sostengono: "Non sono capace di credere". Proprio su questo tema il noto predicatore Wilhelm Busch (purtroppo già scomparso) ha fatto alcune dichiarazioni molto pertinenti:


La pretesa della rappresentanza esclusiva del cristianesimo biblico.

La pretesa della rappresentanza esclusiva del cristianesimo biblico.


Dio è raggiungibile da ogni singola persona che lo desidera.
Tuttavia, non attraverso diverse religioni, bensì tramite suo Figlio Gesù Cristo.
(Mat 28:18; Giov 14:6)
--o--

Ogni religione che al centro della sua fede non abbia Gesù Cristo come Figlio di Dio, "porta stretta" e unico mediatore tra Dio e l’uomo è una falsa religione.
(Salm 118:22; Isa 28:16; Ma 11:27; Mar2:10; Giov5-36; Giov 5:22-23; Luca 20:17; Atti; 1Tim 2:5; 1Piet 2:6-7).
-- o --

Ogni preghiera che non sia diretta esclusivamente a Gesù Cristo o al Dio della Bibbia, è diretta agli idoli ed è un abominio per Dio.
(Ger 10:2-5).
-- o --

La fede cristiana, con la Bibbia come unica base della fede e senza nessuna aggiunta inventata dagli esseri umani (Talmud, Catechismo, Corano, ecc.), è, di conseguenza, l’unica possibilità in questo mondo che porta le persone a credere nel sacrificio espiatorio sulla croce del Figlio di Dio, permettendo così, attraverso il perdono dei peccati, l’accesso all’unico e solo Dio della Bibbia
(Mat 7:13-14)
-- o --

Poiché esiste soltanto questo unico e solo Dio e suo Figlio Gesù Cristo, ogni atteggiamento di tolleranza nei confronti di altri dei inventati è un tradimento per le creature che sono sinceramente alla ricerca del loro creatore e, di conseguenza, è da condannare con forza.
-- o --

Pertanto, non credete a nessuno di questi falsi predicatori, indipendentemente dalla religione. Perché coloro che adorano idoli morti sono senza Dio, e coloro che adorano solo il Padre non credono nel Figlio. Ma chi nega il Figlio non ha nemmeno il Padre.
(1Gio 2:23)
-- o --

Ma coloro che fingono di essere cristiani o adorano idoli cattolici o hanno vescovi gay come i protestanti. Sono frutti cattivi di alberi cattivi che non possono fare frutti buoni. I loro dei sono idoli, le loro preghiere vanno a vuoto e la loro benedizione diventa una maledizione.
(Mat 7:16-18)




(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

(Persone che non sono capaci di credere. / Libro di Wilhelm Busch WB 00, p. 123 ss.)

(…) Il secondo gruppo è costituito da coloro che dicono: "Io non sono capace di credere!", ma che però in realtà, se fossero del tutto sinceri, dovrebbero ammettere: "Io non voglio assolutamente credere!". Infatti, se essi giungessero alla fede, tutta la loro vita dovrebbe essere cambiata. E loro questo non lo vorrebbero. Sanno che non va tutto bene nella loro vita. Tuttavia, se fossero figli di Dio, allora dovrebbero venire alla luce. No, non lo vogliono. E poi forse sarebbero considerati stupidi dai loro colleghi. E cosa direbbero i parenti, se improvvisamente diventassero cristiani? No, allora meglio lasciar perdere! Allora quando incontrate qualcuno che dice: "Io non sono capace di credere", allora osservatelo attentamente e vedete, se in realtà non avrebbe dovuto dire: "Io non voglio assolutamente credere!".

Nella Bibbia vi è una storia sconvolgente. C’è il Figlio di Dio, il Signore Gesù, seduto sul monte degli ulivi. Davanti a lui sullo sfondo c’è la città di Gerusalemme, che riflette magnificamente lo splendore del sole. E là dall’altra parte si eleva il monte del tempio, dove vi era lo splendido tempio, del quale addirittura gli infedeli dissero che sarebbe proprio un edificio che dovrebbe essere annoverato tra le meraviglie del mondo. Tutto questo si trovava davanti a lui. Ma improvvisamente i suoi discepoli vedono con orrore che il volto di Gesù è solcato da lacrime. Essi lo guardano sorpresi e in modo interrogativo. E allora il Signore Gesù erompe con le seguenti parole: "Gerusalemme, Gerusalemme, quanto spesso ho voluto riunire i tuoi figli come una gallina i suoi pulcini sotto le sue ali, e voi non avete voluto. Ora state sotto il giudizio di Dio. La vostra città vi verrà lasciata desolata" (liberamente tratto da Mat 23,37-38). Queste sono tra le parole più sconvolgenti della Bibbia: "E voi non avete voluto!". Gli abitanti di Gerusalemme dissero anche: "Noi non siamo capaci di credere!" – ma essi non volevano credere.

Vedete: chi non vuole credere, non ne ha nemmeno bisogno! Posso dirvi una cosa? Nella chiesa vi è ogni sorta di costrizione. Nel regno di Dio vi è soltanto la totale libera volontà. Chi vuole vivere senza Dio, può farlo! Dio si offre a noi. Ma noi possiamo rifiutarlo. Volete vivere senza Dio? Potete farlo! Volete vivere senza la pace con Dio? Potete farlo! Volete vivere senza preghiera? Potete farlo! Volete vivere senza la Bibbia? Potete farlo! Volete violare i comandamenti di Dio? Potete farlo! Volete profanare le domeniche, commettere atti impuri, bere, mentire, rubare? Potete farlo! Chi non vuole questo Salvatore, che Dio ha inviato per salvare i peccatori, può rifiutarlo. Chi vuole andare all’inferno, può farlo.   

Con Dio non vi è alcuna costrizione. Ma sia chiaro, che poi dovete accettare le conseguenze. Dio attraverso Gesù vi offre la remissione dei peccati e la pace. Potete dire: "Non ne ho bisogno! Non mi serve!". Allora potete vivere come vi pare. Ma poi non credete che negli ultimi 5 minuti della vostra vita – nel momento della morte – riuscirete ad afferrare, ciò che Dio vi ha offerto per tutta la vita. Potete rifiutare l’offerta di pace di Dio in Gesù, allora però dovete vivere per l’eternità senza la pace con Dio. E questo è l’inferno.

L’inferno è il luogo in cui ci si è veramente e definitivamente sbarazzati di Dio. Là non verrete più invitati. Là nulla più vi chiamerà. Forse qui vi viene voglia di pregare, ma non sapete più come si fa. Forse qui vi viene voglia di invocare il nome di Gesù, ma non ve lo ricordate più. Non dovete accettare questo messaggio. Potete evitare di convertirvi in Gesù. Ma sia chiaro, che in tal modo state scegliendo l’inferno! Avete la totale libertà!

"E voi non avete voluto", dice Gesù agli abitanti di Gerusalemme. Egli non li ha costretti. Ma ciò che essi scelsero, fu orribile! (Mat 23,37-38).

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Wilhelm  Busch (1897-1966) fu pastore per i giovani ad Essen, evangelista, predicatore, scrittore ed autore.

(Questo passo e l’immagine sono tratti dal libro "Jesus unser Schicksal" ["Gesù il nostro destino"], di W. Busch, Schriftenmissions-Verlag Gladbeck/Westfalen [Edizioni delle missioni scritturali Gladbeck/Westfalen]. ISBN 3-7958-0364-0)


(Vedi anche Discorso 55; "Perché Dio permette le sofferenze?")


Per chiarire ancora una volta ciò che questo benedetto uomo di Dio dice nel suo summenzionato sermone:

"Con Dio non ci sono costrizioni. Nel regno di Dio vi è soltanto la totale libera volontà"

Di conseguenza, anche le domande sul perché Dio "permetta" tutte queste cose terribili – come la guerra, l’omicidio, il crimine, l’inganno, la corruzione, ecc. – sono poste al destinatario sbagliato. Non è Dio che permette tutto questo, ma è l’essere umano a causare tutto questo nel suo totale libero arbitrio, concessogli da Dio! 

Se Dio intervenisse qui, l’essere umano non avrebbe la totale libertà e sarebbe tenuto al guinzaglio, e sarebbe quindi come una marionetta. E Dio non vuole passare l’eternità con le marionette. Ogni essere umano può scegliere liberamente se trascorrere questa eternità con Dio o se finire all’inferno.

E poiché ci sono alcune persone che pensano di riuscire a cavarsela e che, quando sarà finita, ne saranno "fuori". Saranno sterminati – così pensano – e tutto sarà finito. Ma neanche loro hanno mai letto la Bibbia, e così costruiscono castelli di sabbia. Ciò vuol dire che quando sarà il momento, sperimenteranno l’amara sorpresa della loro vita.


L’esistenza eterna di ogni essere umano.


L’esistenza eterna di ogni essere umano.

Ogni essere umano, che con la sua nascita corporale abbandona, vivo, il sacco amniotico della madre, e che, dunque è "nato d’acqua" (liquido amniotico, fluidità amniotica) (Giov 3:5), riceve da Dio (Giov 4:24) uno spirito umano (1Cor 2:11) con l’esistenza eterna (Mat 25:46). Nella prima parte temporale e terrena di questa esistenza – nella sua vita, l’essere umano ha la possibilità di scegliere in assoluta libertà e senza alcuna costrizione con lo spirito datogli da Dio  (Gen 2,7; 6,3) se donare a questo Dio, il creatore di tutta la vita, la sua completa fiducia e tutto il suo amore.

Dopo la sua morte, il corpo dell’essere umano ridiventa polvere, dalla quale esso era stato creato (Gen 2:7), mentre il suo spirito si incamminerà verso il regno dei morti (Dan 12:2; 1Piet 3:18-19; 1Cor 15:23-24), dove esso trascorrerà il tempo fino alla sua risurrezione in uno stato simile al sonno (1Tess 4:15-16).

Dio vivificherà i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

Röm 8,11 Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Röm 8,11;


Nel momento della Risurrezione (Rom 6:4-5), la "rinascita dallo spirito" (Mat 19:28; 1Piet 1:18; Giov 3:7), l’essere umano riceve nuovamente un corpo  (1Cor 15:43-44; Mat 22:30; Giov 3:8; Rom 8:10-11), simile a quello del figlio di Dio dopo la sua risurrezione (Giov 20:26-27).

Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale.

1Cor 15,42 Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; 15,43 è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; 15,44 è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale. 15,45 Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente» (Gen 2,7); l’ultimo Adamo è spirito vivificante. 15,46 Però, ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è naturale, poi viene ciò che è spirituale. 15,47 Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo. 15,48 Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti. 15,49 E come abbiamo portato l’immagine del terrestre, così porteremo anche l’immagine del celeste. 1Cor 15,42-49;


Con questo corpo, l’essere umano starà poi durante il Giudizio Universale al cospetto del Figlio di Dio, che, per incarico di Dio (Giov 5:22, 26-27), giudicherà ciascun essere umano secondo le azioni terrene e in base alla scelta da lui compiuta in vita a favore o contro Dio (Rom 2:16).

Ogni essere umano, che durante la sua vita ha scelto a favore di Dio e di abbracciare la fede in suo figlio Gesù Cristo (Giov 17:3), ha la possibilità, davanti a questo tribunale, di ricorrere alla morte espiante del Figlio di Dio, che rappresenta l’espiazione per i peccati di tutti gli uomini, anche per la cancellazione dei propri peccati – ossia le trasgressioni dei comandamenti di Dio (Giov 3:16) – ed egli così sarà salvato (Giov 5:24). A quegli esseri umani che non hanno accettato questa fede, non verrà concessa la remissione dei loro peccati ed essi saranno perciò condannati (Giov 3:36).

Dopo il Giudizio Universale, questi esseri umani condannato trascorreranno la loro esistenza eterna nelle tenebre (Mat 22:13) della dannazione del fuoco eterno (Mat 18:8), con pianti e stridore di denti (Mat 13:49-50), poiché essi in vita hanno rifiutato di accostarsi alla fede, e con la consapevolezza definitiva che non potranno mai più riparare e che la loro condizione non potrà mai più essere cambiata.

Coloro che sono stati salvati, al contrario, trascorreranno la loro vita eterna (Mat 25:46) nella Nuova Creazione alla luce di Dio su una terra nuova (Apoc 20:11) e sotto un nuovo cielo, che Dio ha creato (Apoc 21:1-3,5).

Il Figlio di Dio ha detto:

"Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi." Giov 14,15-17;

Gesù disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai.» Giov 11,25-26;


Da questo punto di vista si è già espresso il noto evangelista e predicatore Wilhelm Busch con i suoi ascoltatori: "Non dovete accettare questo messaggio. Potete evitare di convertirvi in Gesù. Ma sia chiaro, che in tal modo state scegliendo l’inferno! Avete la totale libertà!!"
(Persone che non sono capaci di credere.)

(Vedi anche discorso 22: "Esiste l’immortalità dell’anima?")



Per dirla in modo conciso e moderno:
Lo spirito dell’uomo è il "software" – il sistema operativo – che fa funzionare "l’hardware" – il corpo. Alla scadenza dell’hardware, il software viene archiviato nel cloud. Alla fine del mondo, il software ottiene un nuovo hardware con runtime illimitato.





La Trinità biblica e alcune altre specificità della fede cristiana biblica.


La Trinità biblica e alcune altre specificità della fede cristiana biblica.


A differenza di tutte le altre religioni di questo mondo, il cristianesimo biblico non è una religione. È una relazione. Un rapporto o una connessione con Dio, in quanto nostro Padre nei cieli. Ecco perché anche il nostro Signore Gesù Cristo ci ha detto:

Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli.

Mat 23,9 Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. Mat 23,9;

Perciò, nel cristianesimo biblico non chiamiamo nessuno sulla terra nostro Padre, ma l’unico e solo Onnipotente Dio nei cieli è nostro Padre. Infatti, Dio non ha creato solo noi, ma con Adamo e Eva, i nostri genitori arcaici, tutti gli esseri umani, ed è quindi il padre di tutti noi. Eppure questo è ciò che pochissimi vogliono sapere.

Nel cristianesimo biblico la connessione con il nostro Padre nei cieli è completamente diversa rispetto all’adorazione di idoli nelle religioni secolari. Come ci dice il Figlio di Dio, la comunicazione tra Dio e i suoi figli è esclusivamente di natura spirituale:

Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità.

Giov 4,23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 4,24 Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità». Giov 4,23-24;

E come ci conferma anche Paolo nella prima lettera ai Corinzi, lo Spirito di Dio dimora in noi, se siamo figli di Dio.

Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?

1Cor 3,16 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 3,17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi. 1Cor 3,16-17;

Così questa è una connessione molto simile a quella, che anche il Figlio di Dio ebbe con il Padre durante la Sua missione sulla terra:

Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me?

Giov 14,10 Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. 14,11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse. Giov 14,10-11;

Infine il Signore Gesù stesso ci spiega anche, che chi Lo ama si riconoscerà dal fatto, che osserverà la Parola del Suo Signore. E perciò il Padre lo amerà ed entrambi, Padre e Figlio, verranno da lui e dimoreranno presso di lui.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui.

Giov 14,22 Giuda (non l’Iscariota) gli domandò: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» 14,23 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. 14,24 Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato.
14,25 Vi ho detto queste cose, stando ancora con voi; 14,26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto. Giov 14,22-26;

Quindi riassumiamo: Paolo ci dice sopra in 1Cor 3,16, che lo Spirito Santo dimora presso di noi, se siamo figli di Dio. Qui sopra in Giov 14,23 il Signore Gesù ci dice, che Padre e Figlio verranno da noi e dimoreranno presso di noi, se amiamo il Figlio.

Così nel nostro spirito abbiamo unito Padre, Figlio e Spirito Santo!
C’è ancora chi dubita, che questi tre esseri spirituali possano essere riuniti anche al di fuori dell’uomo in un uno Spirito, lo Spirito di Dio, come "Trinità"?


È quindi evidente che è nella natura degli esseri spirituali incorporarsi sia nello spirito di un essere umano che in altri esseri spirituali. Nella loro forma spirituale sono immateriali e possono fondersi l’uno nell’altro, come quando si versa sul livello materiale un bicchiere d’acqua in un altro e i due liquidi diventano un’unica cosa (Trinità).

E ora Paolo in 1Cor 3,16, di cui sopra ci scrive, non solo che lo Spirito Santo dimora presso i figli di Dio, ci dice anche, che noi siamo il tempio di Dio. Cioè, come Dio dimorava nel Santo dei Santi del tempio di Gerusalemme con gli israeliti, da allora Dio dimora di nuovo in un tempio.

Solo che questo nuovo tempio non è un edificio fatto con le mani. Piuttosto, ogni singolo credente cristiano, che ama il Suo Signore e osserva la Sua Parola è il tempio di Dio, nel cui "Santo dei Santi", vale a dire nello spirito di questa persona, prende dimora la Trinità.

L’Altissimo però non abita in edifici fatti da mano d’uomo.

Atti 7,48 L’Altissimo però non abita in edifici fatti da mano d’uomo, come dice il profeta(Isaia 66:1-2): 7,49 "Il cielo è il mio trono, e la terra lo sgabello dei miei piedi. Quale casa mi costruirete, dice il Signore, o quale sarà il luogo del mio riposo? 7,50 Non ha la mia mano creato tutte queste cose?" Atti 7,48-50;

Dunque, nella fede cristiana biblica non esistono riti, liturgie, "messe", sacerdoti, vescovi, cardinali, papi, etc. I credenti cristiani biblici stessi sono il tempio di Dio e nel loro spirito hanno una connessione immediata e diretta con il loro Padre Celeste.

Proprio per questa ragione il cristianesimo biblico non conosce neanche le "case di Dio", come le chiese, le cattedrali, i duomi, le moschee e i templi delle religioni di questo mondo. Perché l’unico e solo Dio non abita nelle case di culto, che sono fatte con le mani. Come figli di Dio, noi stessi siamo il tempio in cui Dio prende dimora nel "Santo dei Santi" – nel nostro spirito.

Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: "Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo."

2Cor 6,14 Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci può essere tra la giustizia e l’iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? 6,15 Quale intesa tra Cristo e Beliar, o quale collaborazione tra un fedele e un infedele? 6,16Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli?

Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto:
"Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo." 6,17 Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi, dice il Signore, non toccate nulla d’impuro. "E io vi accoglierò, 6,18 e sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie", dice il Signore onnipotente. 2Cor 6,14-18;

Ed è anche questo spirito dei figli di Dio che vivrà dopo la risurrezione come un essere spirituale nella dimensione eterna con il nostro Padre nei cieli, avendo percorso la strada che nostro Signore Gesù Cristo ha già percorso prima di noi come primizia (1Cor 15,20-28).

Quando un figlio o una figlia di Dio vuole parlare con suo Padre nei cieli, entra nella sua cameretta, chiude
la porta e per prima cosa chiede il perdono dei suoi peccati nel nome del sacrificio di redenzione del suo Signore Gesù Cristo. E allora si libera la via per ogni ringraziamento e giubilo, petizione e pianto, e qualsiasi altra cosa che un figlio di Dio deve comunicare al suo Padre celeste.

Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto.

Mat 6,5 «Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze (o al "Muro del pianto"! / FH) per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. 6,6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. 6,7 Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. 6,8 Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate. Mat 6,5-8;


(Vedi anche Discorso 03: "Il destino dei dannati: eterno tormento o dissoluzione?")


[1]"Erscheinungen und Botschaften der Gottesmutter Maria – Vollständige Dokumentation durch zwei Jahrtausende" [Apparizioni e messaggi della Madre di Dio Maria – Documentazione completa raccolta nel corso di due millenni"] di G. Hierzenberger e O. Nedomansky. Aschaffenburg: Pattloch/1993, pagina 469

[2] ibid. pagina 484